Le strade disegnate dalla fede, dove si intrecciano il genio dei romani e la spiritualità, battute dai mercanti del sale, la più preziosa delle spezie nell'antichità. Tracciate tra le onde e i moli, dalle navi dei Fenici, con il carico di misteri di un popolo dimenticato.

Con Osvaldo Bevilacqua ultimo appuntamento del nostro cammino tra borghi, sapori e tradizioni. Passo dopo passo abbiamo percorso la Via Francigena, da Ginevra a Roma, la Via del sale, da Rieti alla costa marchigiana, la Rotta dei Fenici, da Palermo a Mazara in Sicilia.

Abbiamo riassaporato il gusto del camminare e quello della scoperta. "Viaggiare è mettere in moto neuroni ed endorfine -  ci ha raccontato Bevilacqua - bisogna arrivare in ogni luogo senza pregiudizi, e senza aspettative, e farsi un idea lì, sul posto, di quello che succede, se cediamo all'ansia di sapere tutto e di vedere tutto non vedremo nulla. meglio abbandonarsi alla meraviglia dei luoghi, e lasciarli parlare dentro di noi. Si tratta solo di aprire la porta e uscire".