10-16 giugno 2023

Settegiorni

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VALORE RAI

Tuteliamo l'ambiente

Il 5 giugno è stata celebrata in tutto il mondo la Giornata dell'Ambiente e l’8 quella degli Oceani, tra tutti gli ambienti, quello marino, il più esteso: costituisce da solo il 70% del pianeta e produce il 50% dell'ossigeno che c’è in atmosfera. La giornata del 5 è stata raccontata dalla Rai con servizi e approfondimenti che hanno interessato sia la programmazione televisiva che quella radiofonica mentre, in collaborazione con la Fipsas, Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee (Coni) è stato presentato il progetto Pulifondali e Pulispiagge: una maxioperazione di recupero di rifiuti sopra e sotto il livello del mare (materiali ferrosi, plastiche, copertoni e reti fantasma) con i suoi tesserati e gli alunni di diverse scuole di tutta Italia che ha coinvolto 21 località, e che trovate descritta in dettaglio nel prossimo articolo.

La recente campagna Plastic free della Rai ha voluto e vuole fornire un piccolo contributo per la riduzione al ricorso alle bottiglie di plastica sensibilizzando colleghe e colleghi e mettendo a disposizione di tutte e tutti la borraccia con il logo aziendale: anche Fiorello ne è stato testimonial in occasione della Giornata mondiale dell’acqua.
L’epoca in cui viviamo può essere chiamata plasticene, ossia l’era della plastica. A darne conferma uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori internazionali che ci fornisce informazioni sulla quantità di plastica che sta contaminando la superficie degli oceani. Si calcola che nel mondo galleggino fino a 358mila miliardi di particelle di plastica, per un totale di 4,8 miliardi di chilogrammi. Dallo stesso studio emerge che dal 2005 la plastica negli oceani è aumentata esponenzialmente e la velocità con cui i frammenti di plastica vengono immessi in acqua potrà quasi triplicare entro il 2040.  
Ma nella nostra vita quotidiana produciamo impatti sull’ambiente a prescindere dal ricorso alla plastica. Ad esempio l’olio usato per la frittura diventa un rifiuto dannoso poiché dopo il suo utilizzo si ossida e assorbe le sostanze inquinanti che derivano dalla carbonizzazione dei residui degli alimenti che vengono cotti o fritti con esso. Non va gettato nel lavandino o nel water poiché l’olio alimentare esausto non è biodegradabile e può danneggiare l’ambiente, le tubature e gli impianti di depurazione. Un solo litro di olio è sufficiente per contaminare circa 1 milione di litri d’acqua e va quindi smaltito correttamente nei punti di ritiro presenti nelle città, dove potrà tornare ad essere una risorsa: biodiesel per trazione, biogas, sapone e altro.
 
Le giornate ci ricordano che si deve agire e, seguendo un ciclo di narrazione avviato all’inizio del 2023 sulle giornate tematiche ambientali, anche il daily dramaUn posto al sole” ha dedicato una riflessione sui temi nella puntata in onda il 7 giugno, e che potete vedere qui https://we.tl/t-kUH86Bmq5r.

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