Nuovi conduttori ma formula rodata e voglia di portare leggerezza e buon umore. “Made in Sud” tornerà in prima serata su Rai 2 il 18 aprile con la sua carica di comicità e la coppia Clementino - Lorella Boccia al comando della colorata banda di comici. 

Conduttrice e danzatrice, Lorella Boccia riprende il suo posto di fronte alle telecamere dopo essere diventata mamma pochi mesi fa. Clementino, che non è alla sua prima esperienza televisiva, si cimenterà per la prima volta nel ruolo di conduttore. Un gioco di equilibrismo per entrambi tra gli impegni personali e lavorativi, contando che il rapper proprio questo mese uscirà con il suo nuovo album, “Black Pulcinella”, e ha già lanciato il singolo “ATM”.

La squadra dei comici di questa edizione 2022 vedrà new entry e grandi ritorni. Non potevano mancare gli Arteteca, che negli anni al pubblico hanno proposto una ampia galleria di tipi umani: dai single in cerca dell’amore in chat ai malati di social in disintossicazione. Torneranno anche Simone Schettino, Alessandro Bolide e i Gemelli di Guidonia, il trio di cabaret musicale che ha riscosso un enorme successo a “Tale e quale show”.

Tra le novità di quest’anno la presenza di un nome ormai affermato della scena hip hop non solo napoletana: Livio Cori. Il rapper farà parte del cast della trasmissione e chissà che non si cimenti in qualche duetto con Clementino.
In vista della prima puntata prove a ritmo serrato all’auditorium del Centro di Produzione Rai di Napoli, un punto nevralgico per tante produzioni di successo e dal quale sono ricominciate alcune trasmissioni come “Made in Sud” subito dopo la prima fase più drammatica della pandemia.

“Abbiamo affrontato problemi enormi per assicurare il rispetto delle norme igienico sanitarie in una trasmissione con circa 40 comici”, spiega Antonio Parlati, direttore del Centro Produzione Rai di Napoli rievocando l’impegno in quel periodo. Una vera prova di organizzazione in emergenza, con 70 persone tra squadra tecnica, costumisti e truccatori che hanno dovuto destreggiarsi per far funzionare il programma anche quando, per esigenze pratiche, si decise di registrare metà puntata e realizzare in diretta l’altra metà.

“Per via degli spazi angusti i comici non potevano attendere nel retropalco e li abbiamo quindi sistemati in platea”, racconta Parlati, che ricorda tra le altre cose anche l’opera di costante igienizzazione compiuta da chi si occupava dei microfoni. Una condizione di lavoro surreale per tutti, per i comici, che non potevano avere il riscontro della risata alle battute in assenza di pubblico, e per chi stava dietro alle otto telecamere, letteralmente avvolto dai dispositivi di sicurezza necessari a evitare il contagio. Per certi versi lo studio televisivo aveva finito per assomigliare al set di un film di fantascienza.

Questo 2022 vedrà quindi una condizione di minor disagio per il team di “Made in Sud”, la presenza del pubblico e anche la ripresa delle iniziative di solidarietà. Per le serate in diretta del lunedì sono già acquistabili biglietti a 10 euro e l’incasso sarà devoluto in beneficenza. “È un’operazione che abbiamo già fatto in passato – spiega il direttore Parlati – L’incasso andrà alla cooperativa sociale EVA, che ci è stata segnalata da Rai per il Sociale”.  

La cooperativa EVA gestisce centri antiviolenza, ha attivato dei progetti per sostenere le vittime di tratta e per favorire l’indipendenza economica delle donne in difficoltà o che fuggono da maltrattamenti. Tra le attività più recenti, la creazione di un laboratorio tessile in un bene confiscato alla famiglia Schiavone del clan dei Casalesi. L’atelier, in collaborazione con altre associazioni, realizzerà con le sete di San Leucio foulard e turbanti pensati per le donne che, in cura per il cancro, subiscono la perdita di capelli e scelgono questi accessori come forma di resistenza a quello che la malattia cerca di togliergli.