11 - 17 febbraio 2023

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IERI E OGGI

Tutto il calcio story (2)

LA PRIMA INTERRUZIONE PER UN GOL
La prima interruzione per un gol viene fatta risalire al 31 dicembre 1961 quando Enrico Ameri intervenne da San Siro per annunciare un gol del romanista Pedro Manfredini contro l'Inter. Ameri nel frattempo era diventato la prima voce dopo che Nicolò Carosio, che continuò con "Tutto il calcio minuto per minuto" fino a tutta la stagione 1960-61 alternandosi con Nando Martellini, aveva deciso di dedicarsi solo alla Tv. A Carosio infatti non piaceva l'idea di dover condividere la sua radiocronaca con quella di altri colleghi.

Intanto, già dalla seconda trasmissione, con appena quattro collegamenti, dovuti alla sospensione di Lazio-Genoa per la pioggia, gli enti calcistici obbligarono la Rai a trasmettere sempre almeno una partita di Serie B e il 28 febbraio 1960 si uscì dalla sperimentazione. L'accordo prevedeva che "Tutto il calcio minuto per minuto" non andasse in onda nelle ultime quattro giornate per non rischiare di falsare il campionato e al suo posto andasse in onda la radiocronaca del secondo tempo di una partita di secondo piano, con squadre non coinvolte nella lotta per la salvezza o per lo scudetto. Decisione questa molto criticata, ma solo dalla stagione 1969-70 venne concesso alla trasmissione di andare in onda fino alla fine del campionato.

Questo divieto di trasmissione nelle ultime quattro giornate ci permette anche di smentire una delle più famose leggende metropolitane, quella della frase "Clamoroso al Cibali" che sarebbe stata pronunciata in occasione di un Catania-Inter 2-0 del 4 giugno 1961, ultima giornata di Serie A. Era una partita decisiva e dunque la radiocronaca non poteva essere di questa partita. Lo stesso Sandro Ciotti, al quale la frase è stata da molti attribuita, nel 1961 non era ancora uno dei radiocronisti di punta della Rai. Anche Nuccio Puleo, altro nome al quale sarebbe stata attribuita la frase, nel 1961 non lavorava per la Rai, ma per "La Notte", quotidiano serale milanese. Quindi, se è stata pronunciata, è avvenuto dopo e non sappiamo con certezza in quale contesto. Si ipotizza, nel caso di Sandro Ciotti, un Catania-Inter 1-0 del 30 settembre 1962, o un Catania-Inter 2-3 del 10 gennaio 1965. Ma potrebbe anche trattarsi di una leggenda metropolitana astutamente cavalcata da Sandro Ciotti.

LA SIGLA E LO SPONSOR 
"Tutto il calcio minuto per minuto" non ha avuto una sigla fino all'ottobre del 1976, dopo la riforma della Rai. Si trattava di un frammento di "Caravan" di Eumir Deodato, che a giudizio di chi scrive è quella migliore e che è stata ingiustamente dimenticata nelle varie rievocazioni successive. La si può ascoltare a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=fd8qgtbFnjw

Rimase la sigla della trasmissione fino alla stagione 1982-83, quando venne sostituita da "A taste of honey" nella versione di Herp Albert & The Tijuana Brass, già usata come sigla di "Musica e Sport", trasmissione estiva della domenica, che molti pensano essere stata da sempre la sigla della trasmissione. Dal 1987 venne utilizzato un brano di Mario Lusini, autore della versione originale di "C'era un ragazzo" e amico del curatore Mario Giobbe, che venne poi nuovamente sostituito da "A taste of honey" in occasione dei Mondiali del 1994 su decisione di Luigi Coppola.

Il 10 gennaio 1960 la trasmissione era introdotta dagli slogan del brandy Stock, come già avveniva dall'immediato dopoguerra prima dell'inizio della radiocronaca del secondo tempo. Erano stati inventati da Massimo Della Pergola, che aveva anche introdotto il Totocalcio in Italia. Ricordiamo tutti il più celebre che invitava a festeggiare la vittoria o a consolarsi per una sconfitta con un bicchiere di brandy. Nel 1973 la Stock pagava annualmente 90 milioni di lire: tre milioni a trasmissione per 30 domeniche all'anno: "Riteniamo che l'abbinamento sia tra i più felici ed indovinati - spiegava un funzionario della ditta - Ma anche se scoprissimo che esso non rende più, continueremmo a finanziarlo per una questione di tradizione e di prestigio".

LA RADIOCRONACA DEI PRIMI TEMPI
Dal 10 aprile 1977, per contrastare la concorrenza delle radio locali, che con Radio Montecarlo da tempo danno i risultati e gli sviluppi delle partite di calcio offrendo un servizio informazioni più completo, alla Rai viene dato il permesso di trasmettere le radiocronache dei primi tempi all’interno di “Domenica Sport” su Radio 2. L’inizio di questo nuovo servizio era inizialmente previsto per domenica 3 aprile, che coincideva con il derby scudetto Torino-Juventus, a partire dal decimo minuto di gioco del primo tempo, alle 15.40, ma la Lega calcio poche ore prima della trasmissione aveva negato il permesso, che arriva per la settimana successiva.

Così domenica 10 aprile gli appassionati di calcio, a partire dal calcio d’inizio delle 15.30, possono sapere in tempo reale quello che avviene sugli altri campi collegati. “Tutto il calcio minuto per minuto”, su Radio 1, comincia invece i collegamenti nel consueto orario delle 16.20 nell’intervallo delle partite. La Lega calcio aveva aspettato molto a fare questa concessione perché temeva che la radiocronaca integrale delle partite di campionato potesse allontanare il pubblico dagli stadi. Dalle 17.30 alle 18.15 su Radio 2 “Domenica Sport” seconda parte, con commenti e interviste di Serie A e B e riepiloghi di altri avvenimenti. "Dobbiamo evitare la concorrenza delle emittenti private - affermano i responsabili della Rai - che, in particolare dopo la recente sentenza del pretore di Pescara, trasmettono i risultati del primo tempo dei campi di calcio". Viene inoltre ricordato che la Rai versa alla Lega calcio 1 miliardo e 340 milioni per il diritto di esclusiva.

Dal 1990, su proposta di Mario Giobbe, la radiocronaca dei primi tempi viene unificata con quella dei secondi tempi in un'unica trasmissione che andò in onda per due anni a reti unificate su Radio 1, Radio 2 e Isoradio. Dopo tale esperienza fu mandata in onda solo su Radio 1, da dove è sempre andata in onda.

MASSIMO DE LUCA E GLI ALTRI CONDUTTORI 
Roberto Bortoluzzi, in pensione dal 1986, riesce a mantenere la conduzione per un altro anno con un contratto da collaboratore, ma nel 1987 deve lasciare. Al suo posto, dal 13 settembre 1987, prima giornata di Serie A, ecco Massimo De Luca, che porta alla trasmissione una ventata di novità. Entrato in Rai nel 1976 al Gr1, chiamato dal direttore Sergio Zavoli, nel 1979 inventa e conduce fino al 1987 Tuttobasket”, una sorta di “Tutto il calcio minuto per minuto” dedicato alla pallacanestro, che ottiene notevole successo. Sin dalla prima puntata De Luca, oltre a offrire una maggiore informazione sui campi di Serie A non collegati, introduce una importante novità nella più popolare trasmissione radiofonica italiana: il televisore. Fino ad allora infatti, Bortoluzzi non ne aveva mai avuti, nonostante la possibilità di disporre dei collegamenti in bassa frequenza almeno dai campi principali, e comunicava con la regia solo attraverso bigliettini. Per quanto accadeva sui campi collegati, doveva rigorosamente fidarsi del racconto degli inviati.

De Luca chiede e ottiene di poter comunicare direttamente in voce con la regia e riesce a fare installare nel suo studio qualche televisore. La novità si rivelerà di grande aiuto per il conduttore e per gli ascoltatori, che in quegli anni non potevano certo disporre come oggi della pay tv. Così spesso è De Luca ad accorgersi e segnalare episodi sfuggiti ai vari Enrico Ameri, Sandro Ciotti e compagnia. È stato così ad esempio l’8 aprile 1990 quando Alemao, colpito da una monetina in Atalanta-Napoli, uscì dal campo causando il 2-0 a tavolino in favore dei partenopei. Ciotti, che si trovava a Bergamo, non si era infatti accorto di niente e solo De Luca, che aveva la possibilità di seguire il match in Tv, vide l’accaduto e poté spiegarlo agli ascoltatori e allo stesso Ciotti che, racconta lo stesso De Luca, non la prese benissimo.

Nel 1992, con il passaggio di De Luca alla Fininvest, la conduzione passa ad Alfredo Provenzali, uno dei radiocronisti storici della trasmissione, che la manterrà fino al 2012 quando al timone passerà a Filippo Corsini, che la conduce ancora oggi.

In occasione delle poche assenze dei titolari la conduzione è stata affidata sporadicamente anche a nomi come Adone Carapezzi, Massimo Valentini, Claudio Ferretti, Mario Giobbe, Enrico Ameri, Bruno Gentili, Ezio Luzzi, Luigi Coppola, Riccardo Cucchi, Antonello Orlando, Giulio Delfino, Emanuele Dotto, Massimo Carboni e Massimiliano Graziani. Con anticipi, posticipi, Serie B spostata al sabato, ormai la trasmissione non è più la stessa di un tempo e si è dato spazio anche alla Serie C, alla Serie D, al calcio estero e agli altri sport, ma la trasmissione continua a mantenere la sua forza. 

BIBLIOGRAFIA
Roberto Pelucchi, Le voci della domenica, Bolis Edizioni, 2019
Domani. Calcio nuovo alla radio e alla Tv, Corriere d'Informazione, 9 gennaio 1960
Le radiocronache calcistiche rinnovate da ieri, Corriere d'Informazione, 11 gennaio 1960
Mario Gherarducci, Tutto il calcio segreto per segreto, Corriere della sera, 24 novembre 1973
Massimo De Luca, Pino Frisoli, Sport in Tv, Rai Eri, 2010

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