11 - 17 febbraio 2023

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IERI E OGGI

Il mito "Rischiatutto"

Il 5 febbraio 1970 andava in onda la prima trasmissione di “Rischiatutto”, il più bel quiz di Mike Bongiorno. Non cominciò bene, però, visto che la puntata d'esordio venne annullata per due errori nelle domande e il Corriere della sera scrisse: "Certo l'età d'oro dei quiz è passata per sempre". Invece Rischiatutto divenne uno dei programmi più seguiti nella storia della televisione italiana. Vi raccontiamo cosa accadde nella prima trasmissione.

Alle 21.15 sul Secondo Programma dal Teatro delle Vittorie di Roma va in onda la prima puntata di "Rischiatutto". Mike Bongiorno torna così a condurre in video una trasmissione tutta sua dopo tre anni. L'ultima era infatti stata "Giochi in famiglia" chiusa nel 1967 con risultati non esaltanti. Per Mike cominciò infatti un periodo di crisi e qualche critico lo dava già sul viale del tramonto. Lui invece ha una gran voglia di tornare in video e dopo un viaggio negli Stati Uniti nel 1969 torna in Italia con l'idea giusta, ispirata alla trasmissione "Jeopardy" che però ha una struttura meno elaborata di quello che sarà "Rischiatutto". Carlo Fuscagni capisce subito che l'idea è vincente e riesce a imporla a Giovanni Salvi, che continuava a respingere le richieste di incontro di Mike, ma impone di registrare la prima edizione al Teatro delle Vittorie, costringendo Mike a trasferirsi a Roma, dove aveva condotto solo "Arrivi e partenze", la sua prima trasmissione per la televisione italiana. Sulle prime gli autori pensano di chiamarla "A repentaglio!", una traduzione italiana del titolo originale di "Jeopardy" a cui si ispirano. Con il passare dei mesi però, e con il consolidamento della squadra tecnica e artistica, il titolo viene definitivamente cambiato in "Rischiatutto". In pochi giorni arrivano tremila domande di partecipazione, soprattutto tra i giovani e Mike presenta così "Rischiatutto" in una lunga intervista sul Radiocorriere n.5 del 1970 rilasciata a Donata Gianeri: "Diciamo che il quiz in voga da alcuni anni è il quiz leggero, il quiz varietà rafforzato da uno spettacolo musicale, quindi un quiz imbastardito. Il Rischiatutto nasce col proposito da parte della televisione di riprendere il quiz serio, di cultura generale. Fra l’altro, per le domande finali di questo gioco, i tre concorrenti verranno chiusi nelle cabine. Si assiste quindi anche al grande ritorno della cabina sul video: erano anni che non veniva più usata e se abbiamo deciso di ripristinarla è perché dà un senso di emozione, di suspense. Pensi che bellezza quando chiuderemo questi tipi di contestatori nelle cabine".

Si arriva così alla prima puntata, registrata come d'abitudine al mercoledì sera. Mike ha scelto come coautore Giovanni Vigevano, vincitore di "Giochi in famiglia", mentre come valletta c'è Sabina Ciuffini, 19 anni, nata a Buenos Aires, residente a Roma e matricola all'università. In gara ci sono Giovanni Micheli, esperto di filatelia ed ex campione italiano di parole crociate, il bergamasco Franco Moretti, che risponde a domande sul teatro di prosa, e Silvana Guerriero, che ha scelto la musica leggera. La registrazione non va liscia, e i numerosi intoppi consigliano di declassare la trasmissione presentandola al pubblico come «numero di prova». Una domanda sulla filatelia viene contestata da Micheli nella prima fase del gioco. Gli viene chiesto, tra l'altro: «Nel 1896 viene emesso il primo francobollo commemorativo italiano. Per quale occasione?». Micheli non risponde e Mike legge la risposta degli esperti: in occasione delle nozze Savoia-Petrovic. Poi si scopre invece che il francobollo (che tra l'altro sarebbe stato celebrativo, e non commemorativo) venne preparato, ma non emesso, tanto che in una successiva occasione Micheli ha modo di rispondere che il primo francobollo commemorativo italiano è del 1910; a Moretti, invece, nel gioco del tabellone, viene chiesto di indicare il titolo e l’autore di una poesia risorgimentale fatta ascoltare nell’interpretazione di Alberto Lupo e il concorrente è sicuro si tratti di Piemonte di Giosuè Carducci, ma Mike Bongiorno lo interrompe: «Si tratta di Fratelli d’Italia!». In realtà Fratelli d’Italia è il titolo del disco in cui si trova la registrazione, che contiene una serie di noti componimenti poetici, e i versi in questione sono effettivamente Piemonte di Carducci. Gli argomenti del tabellone sono: Pittura, Risorgimento, Musica leggera, Chi è, Letteratura e Sport. Il cantautore Georges Moustaki è ospite della trasmissione per presentare la sigla finale: “Il rischio”. Vince la Guerriero, ma dopo una serie di riunioni tra chi voleva considerare regolare la puntata e chi voleva annullarla prevale la seconda e dunque tutti i concorrenti torneranno una settimana dopo, quando sarà gara vera e questa volta a vincere è Micheli che può dunque essere considerato il primo campione di "Rischiatutto". Dopo i problemi della prima trasmissione, Vigevano viene licenziato, come scrive il Corriere d'Informazione dell'11 febbraio, sostituito da Paolo Limiti, chiamato in gran fretta da Mike con il quale già lavorava in radio nel quiz «Ferma la musica» in onda sul Secondo Programma Radiofonico.

Il Corriere della sera del 6 febbraio 1970 chiude così l'articolo di commento intitolato "I frammenti", firmato G., alla prima puntata di Rischiatutto: "Per ora risulta impossibile giudicare il quiz, il suo grado di macchinosità e la sua capacità di fornire un ragionevole intrattenimento. Certo l'età d'oro dei quiz è passata per sempre". Un giudizio molto affrettato per quello che è stato il più bel quiz della storia della televisione italiana. Rischiatutto avrà infatti 156 puntate in 5 edizioni. Dalla seconda si passerà al Fiera 2 di Milano, sede storica dei quiz di Mike Bongiorno in Rai, fino al 25 maggio 1974 e alcuni campioni sono ricordati ancora oggi dal pubblico italiano. Ne ricordiamo alcuni come Giuliana Longari, prima grande campionessa che lanciò definitivamente il quiz, dal 7 maggio al 16 luglio 1970; Andrea Fabbricatore, Ernesto Marcello Latini, Marilena Buttafarro, Massimo Inardi, campione delle prime tre edizioni; Maria Luisa Migliari, campionessa della quarta e quinta edizione; Enzo Bottesini, Angelo Cillo, Antonio D'Urso, Domenico Giacomino.

Con il passaggio a Milano arriva tra gli autori anche Ludovico Peregrini che diventerà "Signor No" dopo un articolo di Vittorio Notarnicola pubblicato sul Corriere della sera del 20 gennaio 1972 con titolo "Il Signor No". Da ricordare anche la regia di Piero Turchetti, ricordato sempre da Mike con la frase "fiato alle trombe Turchetti" e la sigla di testa con l'omino del Rischiatutto disegnata da Sandro Lodolo e musicata da Mario Migliardi, mentre di sigle di coda se ne ebbero quattro: "Il rischio" di Georges Moustaki nelle prime due edizioni (1970-1971), "Amare di meno" di Peppino Di Capri nella terza (1971-72), "Una musica" dei Ricchi e Poveri nella quarta (1972/73) e "Voglio ridere" dei Nomadi nella quinta (1973-74). In occasione della finale del 10 giugno 1972, trasmessa al sabato sul Programma Nazionale dal Teatro dell'Arte di Milano, si calcolò un ascolto di 27 milioni di telespettatori con un indice di gradimento pari a 88. Per l'occasione, per non perdere pubblico negli stadi, la Lega Calcio fece spostare dal sabato alla domenica tre partite di Coppa Italia: Juventus-Milan, Inter-Torino e Fiorentina-Napoli, validi per la seconda fase del torneo. Numeri straordinari che testimoniano la popolarità raggiunta dalla trasmissione.

A proposito di Giuliana Longari, naturalmente non è vera la storia della battuta di Mike Bongiorno “Ahi, Ahi, Ahi, signora Longari, lei mi è caduta sull’uccello”, più volte smentita anche dai due protagonisti e che però qualcuno ancora pensa di avere sentito nel “Rischiatutto” dove una simile battuta, se pronunciata, sarebbe stata tagliata visto che la trasmissione era registrata. In realtà Mike disse solo alla Longari, dopo una sua risposta sbagliata sul pugilato nella puntata del 16 luglio 1970, quando perse il titolo di campionessa, “Ahiahiahiahiahiahi, mi scusi se lo dico”. L’ornitologia era invece presente in tabellone nella puntata del 17 maggio 1973 in cui era in gara Maria Luisa Migliari, un’altra grande campionessa del “Rischiatutto”. Tra le domande, ce n’era una da 10.000 lire sull’uccello lira per la quale si prenotò un concorrente palermitano, Emanuele Di Stefano al quale Mike Bongiorno rivolse questa domanda: "Per 10.000 lire, questo tra i volatili è certamente uno dei più eleganti. Signor Di Stefano lo guardi bene, guardi come è bello questo uccello. E' l'uccello lira! Mi sa dire, signor Di Stefano, per 10.000 lire, in quale Paese vive l'uccello lira?". Di Stefano rispose esattamente, in Australia. La puntata venne vinta dalla Migliari che si impose anche nell’ultima puntata di “Rischiatutto”, quella del 25 maggio 1974

Mike Bongiorno sperava che “Rischiatutto” potesse essere il primo quiz a colori della televisione italiana che però non arrivò per il ritardo della Rai nell’introduzione del colore che costrinse Mike ad emigrare nella Tv della Svizzera italiana per condurre il suo primo gioco a premi a colori, “Personaggi in fiera” nel 1975. Curiosamente però, in occasione delle finali del 1972 e del 1974 disputate al Teatro dell’Arte di Milano, vennero usate le telecamere Philips LDK3 abilitate per la ripresa a colori, ma si registrò tutto in bianco e nero perché la ripresa a colori necessitava di una potente illuminazione che avrebbe alzato troppo la temperatura dello studio. Mike Bongiorno, per un quiz a colori in Rai, dovette aspettare la puntata di “Scommettiamo?del 5 gennaio 1978, la sesta della seconda edizione.

"Rischiatutto" verrà riproposto da Fabio Fazio con successo nel 2016, con due puntate su Rai 1 il 21 e 22 aprile, una celebrativa e una vera, e nove su Rai 3 dal 27 ottobre al 22 dicembre. A nostro parere è un quiz sempre attuale che manca nella televisione di oggi fatta di tanti game show ma dove non c'è un vero gioco con domanda secca e risposta secca e con la gara tra concorrenti, l'innovazione più grande del "Rischiatutto" che è stata poi seguita da Mike Bongiorno anche nei suoi quiz seguenti come "Scommettiamo?" e "Flash" solo per restare agli anni in Rai per quello che per noi è stato il miglior periodo nella carriera di Mike con ascolti sempre superiori ai 20 milioni di spettatori.
 
La prima puntata di "Rischiatutto" del 5 febbraio 1970 su RaiPlay

BIBLIOGRAFIA
Eddy Anselmi, Pino Frisoli, Rischiatutto. Storia, leggende e protagonisti del programma che ha cambiato la televisione, Rai Eri, Fondazione Mike Bongiorno, 2016
Donata Gianeri, Radiocorriere numero 5, programmi dall'1 al 7 febbraio 1970
Al. Cer., Torna Mike Bongiorno, Corriere della sera, 2 febbraio 1970
Al. Cer., Le grane del Rischiatutto, Corriere della sera, 6 febbraio 1970
G., I frammenti, Corriere della sera, 6 febbraio 1970
C.G., Clamorose gaffes al quiz di Bongiorno in Tv, Corriere d'Informazione, 5 febbraio 1970
C.G., Ecco i retroscena della gaffe di Mike, Corriere d'Informazione, 6 febbraio 1970
"Rischiatutto" licenziato un esperto, Corriere d'Informazione, 11 febbraio 1970
Pino Frisoli, Rischiatutto compie 50 anni: il 5 febbraio 1970 la prima puntata dello storico quiz di Mike Bongiorno https://pinofrisoli.blogspot.com/2020/02/rischiatutto-compie-50-anni-il-5.html
Pino Frisoli, Rischiatutto: tutta la verità sulla famosa gaffe, mai detta, di Mike Bongiorno http://pinofrisoli.blogspot.com/2010/06/rischiatutto-tutta-la-verita-sulla_05.html

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