21 - 27 ottobre 2023

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IERI E OGGI

70 anni di Azzurro

Compie 70 anni il rapporto tra la Nazionale italiana di calcio e la televisione italiana e con la Rai in particolare. Mercoledì 21 ottobre 1953, alle 15.45, la Rai mandava in onda in diretta televisiva dallo stadio San Siro di Milano il secondo tempo di una partita di allenamento della Nazionale, divisa in due tempi di 35 minuti, tra Squadra Gialla e Squadra Verde, finita 4-2 per i gialli, con la telecronaca di Nicolò Carosio e Carlo Bacarelli.

Fu la prima volta in assoluto che la televisione italiana proponeva un evento riguardante la Nazionale italiana di calcio in quella che oggi chiameremmo Diretta Azzurra. Dopo questo allenamento, la Nazionale italiana tornò in campo domenica 13 dicembre 1953, pochi minuti dopo l'esordio nella Tv italiana di Mike Bongiorno in Arrivi e partenze, a Genova per Italia-Cecoslovacchia, valida per la Coppa Internazionale e la Rai mandò in onda dalle 15.45 il secondo tempo in diretta televisiva con la telecronaca di Carlo Bacarelli e Vittorio Veltroni, che saranno telecronisti dell'Italia anche ai Mondiali di Svizzera del 1954. Italia-Cecoslovacchia del 13 dicembre 1953 è dunque la prima partita della Nazionale italiana trasmessa in televisione, ma non è il primo evento riguardante la Nazionale italiana a essere proposto in diretta televisiva in Italia.

Torniamo a quel 21 ottobre 1953: proprio nello stesso orario della diretta televisiva Rai dell'allenamento della Nazionale, in Inghilterra la Bbc, che già dal 1936 aveva iniziato un regolare servizio televisivo, interrotto solo nel 1939 per la Seconda Guerra Mondiale e ripreso nel 1946, proponeva in diretta televisiva da Wembley, con la telecronaca di Kenneth Wolstenholme, la partita tra Inghilterra e Resto d'Europa che finirà con uno spettacolare 4-4 e un Giampiero Boniperti autore di due gol. Nicolò Carosio, ormai un veterano delle radiocronache, raccontò invece la sua prima esperienza da telecronista di calcio nella rubrica Al microfono Carosio su Il Calcio e il Ciclismo Illustrato. Va detto per correttezza storica, prima di proporvi un lungo estratto del suo racconto, che Carosio scrive: “per primi in Italia, affiancati dal valoroso collega Carlo Bacarelli, fummo telecronisti d’una partita di calcio”, mentre la prima telecronaca di calcio in Italia è stata quella di Juventus-Milan 1-7 del 5 febbraio 1950 commentata proprio da Carlo Bacarelli. Non è dunque, questo allenamento della Nazionale, la prima telecronaca di calcio in assoluto in Italia, ma l'esordio di Nicolò Carosio nel ruolo di telecronista.

"Una nuova sensazione nella nostra vita, è stata quella provata mercoledì scorso quando per primi in Italia, affiancati dal valoroso collega Carlo Bacarelli fummo telecronisti d’una partita di calcio, e, per l’esattezza, dell’allenamento degli Azzurri avvenuto a S. Siro. Sensazione strana, sottile e deliziosa, come l’orma che lascia nel cuore un dolce, innocente sogno (…) Dalla radio alla televisione, il passo non è lungo. La distanza è poca, e si tratta per usar metafora, di un semplice passaggio da una stanza all’altra. Nella prima ci sono comodità e conforti, nella seconda anche. La sostanziale differenza fra le due, è quella propria dell'ambiente di soggiorno, rispetto a quella del salotto. Nel primo puoi concedere licenze per te e per gli altri, nel secondo deve sussistere un’etichetta, devono far spicco stile e compostezza. La radio porta nell’etere solo la voce, la psiche e la personalità di chi l’avvicina, la televisione vi aggiunge il contorno fisico, l’espressione degli occhi, che parlano dell’anima e che sempre dicono tutto (...) Proprio con queste considerazioni che ci martellavano in capo, ci avvicinammo quasi inconsciamente mercoledì al microfono per la nostra prima telecronaca diretta. Avevamo una preparazione generica, ma fidammo nella passata esperienza e nei consigli del già esperto Bacarelli. “Bisogna guardare nel quadro televisivo”, diceva il collega, “e poi parlare, come in una qualunque radiocronaca, senza troppi dettagli perché tutto già si vede. E’ meglio abbondare in commenti e fare qualche nome”. Il regista Coccorese, in collaborazione con i suoi bravi tecnici, dette il via ed improvvisamente, anziché l’ampio e verde rettangolo di gioco, vedemmo una serie di fotogrammi, come fossimo dinanzi ad uno schermo cinematografico. Dopo qualche esitazione, per le figure un po’ incerte alla vista, dopo aver constatato che il mondo appariva ora diverso ai nostri occhi, riuscimmo a discernere, a manipolare per il microfono i nostri giocatori di sempre. Ad un tratto ci accorgemmo però che stavamo abbondando in descrizioni superflue essendo la scena del campo già rivelata ai telespettatori dai teleschermi, ed allora riducemmo, tagliammo, stemmo come necessario anche in silenzio. Poi, quasi d’incanto, non sentimmo più il continuo affanno che dà il microfono quando è da solo, non fummo presi dall’ansia di dire e ripetere per quanti ascoltano e non vedono. In quell’istante, vedevamo noi, ma vedevano contemporaneamente tutti. Bisognava essere precisi, composti, puliti, vorremmo dire, proprio come quando si passa in salotto dalla stanza di soggiorno. Ed improvvisamente, dopo un rapido sguardo al passato, sentimmo con infinita dolcezza d’aver vinto anche noi finalmente una battaglia che ci aveva impegnati in passato con tanti sforzi, con gioie, ma anche amarezze e delusioni. Erano infatti queste ultime che scomparivano con la nostra prima attività alla televisione e che potevamo finalmente dire ai molti increduli che il nostro lavoro, anche quando non v’era possibilità di immediato e diretto controllo, si era sempre svolto all’ombra della più rigida fedeltà e correttezza. Confessiamo che ad un tratto ci sentimmo tanto commossi da voler abbandonare il posto di lavoro. Per fortuna ci sostituì il bravo Bacarelli, e poi riprendemmo ancora, attorniati da una folla appassionata ed attenta, tutta presa dall’eccezionale novità della giornata (…)".

Il tabellino di Gialli-Verdi 4-2 (primo tempo 1-1)
Marcatori: Mariani (Verdi) al 23', Lorenzi (Gialli) al 28' del primo tempo; Brighenti (Gialli) al 5', Cadè II (Verdi) al 17', Motta (Gialli) al 27', Olivieri (Gialli) al 31' del secondo tempo

Sul Radiocorriere numero 52, con i programmi televisivi e radiofonici dal 27 dicembre 1953 al 2 gennaio 1954, in un articolo di presentazione della televisione, che dal 3 gennaio 1954 avrebbe cominciato la regolare programmazione televisiva, c'è anche questa foto dove sono bene in vista due cameramen impegnati a San Siro nelle riprese televisive di questo allenamento della Nazionale italiana di calcio.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Pino Frisoli, Il 21 ottobre 1953 la prima diretta televisiva di un evento della Nazionale italiana di calcio

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