11 - 17 febbraio 2023

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IERI E OGGI

La Rai a colori

L'1 febbraio 1977 è una data storica per la televisione italiana. Finalmente anche la Rai dava ufficialmente inizio alle trasmissioni a colori, pur se con 10 anni di ritardo sui principali paesi europei a causa dell’opposizione di alcune forze politiche, in particolare quella del Partito Repubblicano, oltre ai sindacati e alle forze di opposizione di sinistra, secondo le quali l'introduzione della Tv a colori avrebbe portato a un inopportuno aumento dei consumi. In realtà questa ostilità verso la Tv a colori ha fortemente danneggiato l'industria radiotelevisiva italiana e portato l'Italia da avanguardia europea nella sperimentazione della Tv a colori a paese di coda.

In Gran Bretagna, infatti, le trasmissioni Tv a colori erano iniziate l'1 luglio 1967 in occasione del torneo di Wimbledon, in Germania Ovest il 25 agosto 1967, in Francia l'1 ottobre 1967. La Svizzera, anche quella italiana, inizierà a trasmettere ufficialmente a colori dall'1 ottobre 1968, ma già le Olimpiadi invernali di Grenoble, dal 6 al 18 febbraio 1968, vennero trasmesse a colori.

Anche la Rai avrebbe potuto trasmettere a colori dal 1967 e poteva comunque garantire la produzione a colori dei più importanti eventi che si svolgevano in Italia, tra i quali Mondiali di sci in Val Gardena, dal 7 al 15 febbraio 1970, la finale di Giochi senza frontiere del 16 settembre 1970 dall'Arena di Verona e le puntate italiane dal 1971 in poi, la serata finale del Festival di Sanremo a partire dal 1973 e tanto altro. Nel 1972 sembrava finalmente arrivato il momento per partire, in occasione delle Olimpiadi di Monaco dal 26 agosto all'11 settembre 1972, quando il Governo autorizzò la Rai a trasmettere a colori sul Secondo Programma alternando Pal e Secam. Invece la minaccia di crisi di governo del Partito Repubblicano, che appoggiavano dall'esterno il secondo Governo di Giulio Andreotti, costrinse l'esecutivo a sospendere l'autorizzazione alla Rai a proseguire la sperimentazione.

La Tv a colori era già una realtà in gran parte d'Europa, ma l'Italia dovette aspettare altri quattro anni per riprenderla definitivamente, il 17 luglio 1976 con la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Montreal. La Rai aveva deciso di usare il Pal, come logico visto che per la produzione internazionale si era sempre usato questo sistema. L'1 agosto 1976, con la chiusura delle Olimpiadi di Montreal, arriva però un nuovo stop. Solo nella mattina di sabato 7 agosto 1977 il ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni, con una comunicazione ufficiale al direttore generale della Rai, permette la ripresa di "esperimenti provvisori" di Tv a colori con la raccomandazione che in questo periodo sperimentale, che continuerà sino a quando il Cipe deciderà la data d'avvio ufficiale dei programmi a colori, le trasmissioni siano dedicate a programmi culturali, giornalistici ed educativi. Dei vari settori, il più pronto a prendere la palla al balzo è il direttore della Rete Due, Massimo Fichera, che manda in onda a colori, da Wimbledon, la telecronaca diretta della terza giornata dell'incontro di tennis Gran Bretagna-Italia di Coppa Davis.

Torniamo all'1 febbraio 1977: Nicoletta Orsomando alle 19.20 sulla Rete Uno e Rosanna Vaudetti alle 19.10 sulla Rete Due inaugurano l'inizio della regolare programmazione televisiva a colori, per il momento consentita per sole 42 ore settimanali, 6 al giorno, 3 per ognuna delle due reti. Annunci che purtroppo non risultano conservati negli archivi Rai come gran parte della programmazione televisiva di quei giorni con l’eccezione dei telegiornali e di alcuni programmi registrati, ma non nella versione da emesso che per noi è quella più ci riporta all’atmosfera di quel tempo.

I possessori di televisori a colori in Italia sono circa un milione e secondo gli esperti, come scrive "La Stampa" il 2 febbraio 1977, "l'attuale rapporto di uno a dodici si capovolgerà nel giro di pochi anni fino a raggiungere entro il 1982 la percentuale di un televisore in bianconero contro tre a colori. La completa colorizzazione dei due programmi delle reti televisive della Rai potrà avvenire solo entro una decina d'anni". In realtà la completa colorizzazione sarà molto più veloce e già nel 1980 la produzione televisiva Rai sarà quasi interamente a colori. Per restare allo sport, saranno prodotte quasi sempre in bianco e nero le sintesi di Serie B della domenica fino alla stagione 1979/80 e qualche partita di Serie A. L'ultima prodotta in bianco e nero è stata Catanzaro-Ascoli del 27 gennaio 1980 per la 18a giornata di campionato. Sempre nel 1980 la Rai produsse in bianco e nero anche l'amichevole non ufficiale tra la nazionale italiana e l'Ungheria B, giocata a Como l'1 giugno 1980. Lo stadio lariano non aveva infatti un impianto di illuminazione adeguato per la ripresa televisiva a colori.

L'inizio dei Tg a colori viene invece annunciato per lunedì 21 febbraio 1977: ci sono però problemi tecnici da risolvere e al momento le attrezzature del colore sono concentrate in due città. Studi grandi: uno ciascuno a Roma, Milano e Torino; studi medi: uno a Roma; studi per il Tg: due a Roma e uno a Milano; mezzi pesanti di ripresa: due a Roma e uno a Milano; mezzi leggeri: uno ciascuno a Roma e Milano. Alla fine i Tg a colori, solo nell'edizione della sera, partiranno da lunedì 28 febbraio 1977, mentre per "Domenica sprint" e "La Domenica Sportiva" si dovrà aspettare fino al 6 marzo 1977. La prima sintesi di Serie A è invece Genoa-Torino del 6 febbraio 1977 trasmessa alle 19 sulla Rete Uno. Nella stagione televisiva 1977/78 la programmazione Rai a colori si intensifica e riguarda anche trasmissioni come “Domenica in” e “L’altra domenica”, lo spettacolo della Lotteria Italia Secondo voi”, tutte dal 2 ottobre 1977, mentre bisognerà aspettare fino al 5 gennaio 1978 per vedere la pubblicità a colori sulle reti Rai e anche la prima puntata a colori del quiz di Mike BongiornoScommettiamo?” seguita dopo 24 ore da “Portobello”, tutte e due trasmesse dallo studio Fiera 2 di Milano che fino a quel giorno non era ancora attrezzato per il colore.

La Rai si è finalmente adeguata al resto d’Europa, con l’eccezione di Portogallo, Grecia, Romania, Albania e Turchia, ma gli italiani hanno perso per un decennio l’opportunità di vedere tanti grandi eventi, a partire da quelli sportivi, in tutto lo splendore del colore.

BIBLIOGRAFIA
Massimo De Luca, Pino Frisoli, Sport in Tv. Storia e storie dalle origini a oggi, Rai Eri
Con programmi regolari. Parte da domani la tele a colori. Un massimo di 6 ore al giorno di trasmissioni, La Stampa, 31 gennaio 1977, pagina 6
Ernesto Baldo, Battesimo ufficiale del colore alla Tv per oltre un milione di telespettatori, La Stampa, 2 febbraio 1977, pagina 13
Sport e spettacoli a colori in Tv, Corriere d’Informazione, 1 febbraio 1977
L’1 febbraio 1977 la Rai inizia ufficialmente la programmazione televisiva colori, pagina 1
https://pinofrisoli.blogspot.com/2017/02/l1-febbraio-1977-la-rai-inizia.html

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