23 - 29 dicembre 2023

Settegiorni

newsletter Torna alla Newsletter

copertina Compleanno con King Kong
ANTEPRIMA

Compleanno con King Kong

Giovedì 2 marzo 1933 si teneva al Radio City Music Hall e all’RKO Roxy di New York City l’anteprima di "King Kong", il padre di tutti i monster movies diretto e prodotto da Merian C. Cooper ed Ernest B. Schoedsack, che sarebbe istantaneamente entrato nella storia del cinema.

A 90 anni dalla nascita del capolavoro che ha ridefinito i confini del genere fantastico, "Wonderland" dedica una puntata speciale proprio a King Kong festeggiando insieme al gorilla originario di Skull Island l’importante traguardo delle 500 puntate. Lo speciale del magazine di Rai Cultura che omaggia "Re Kong" sarà in onda su Rai4 (canale 21 del digitale terrestre) martedì 26 dicembre alle 23.40.

Nato dalla fantasia di Merian C. Cooper e dall’esperienza che il cineasta americano aveva accumulato insieme al collega Ernest B. Schoedsack con i docu-drama naturalistici, "King Kong" ha trovato un contributo nel celebre giallista Edgar Wallace, che aveva fornito una prima stesura della sceneggiatura poi rivista completamente da Ruth Rose, moglie di Schoedsack, alla quale va il merito della creazione dei personaggi e dell’intuizione di ambientare il film in un mondo che ben conosceva, quello dello spettacolo. Il visionario produttore Carl Denham, infatti, è Merian C. Cooper, mentre il coraggioso uomo d’azione Jack Driscoll è suo marito Ernest. Ma la sceneggiatrice ritaglia uno spazio anche per sé nella figura dell’aspirante attrice Ann Darrow, vera protagonista del film. Ed è sempre a Ruth che si deve la leggendaria battuta finale: "Oh, no. Non sono stati gli aerei. È stata la Bella a uccidere la Bestia". 

Grazie a Willis Harold O’Brien e il suo team di tecnici e artisti, che hanno perfezionato la tecnica di animazione stop motion, sarà possibile dare vita alle creature immaginate da Cooper & Schoedsack che al cinema non erano mai state così meravigliosamente realistiche e spaventose; mentre è il produttore David Selznick a decidere di aggiungere la parola King al titolo di lavorazione, che era semplicemente Kong, così da consegnare alla storia il suo nuovo Re.

L’immaginario introdotto da "King Kong" è fortemente legato alla silhouette dell’Empire State Building, un edificio entrato in costruzione nel bel mezzo della Grande Depressione, immediatamente all’indomani del crollo della Borsa del ’29, e che, all’epoca dell’uscita di "King Kong", si trovava in un momento di pericoloso rallentamento della propria espansione commerciale. Fu proprio l’enorme successo del film, che si chiudeva sulla cima del grattacielo, a trasformarlo definitivamente in un luogo di pellegrinaggio alimentando il mito dell’edificio più alto del mondo.

Realtà e finzione si uniscono, dal momento che la sfida tecnologica dell’uomo, che si eleva fino al cielo con l’Empire State Building, trova riscontro nella finzione cinematografica dove è proprio l’essere umano ad affrontare la Natura, portandola però a soccombere.

Successo commerciale immediato, che ha generato sequel ufficiali e no, remake e numerosi omaggi, "King Kong" è entrato velocemente nell’immaginario popolare come icona del fantastico, nonché metafora stratificata dai più diversi significati, allegoria del primitivo condannato dalla civiltà moderna come vuole la sua lettura più celebre.

newsletter Torna alla Newsletter

logo Rai

Rai - Radiotelevisione Italiana Spa
Sede legale: Viale Mazzini, 14 - 00195 Roma
Cap. Soc. Euro 242.518.100,00 interamente versato

Privacy policy

Cookie policy

Societa' trasparente

Questa newsletter viene inviata dalla Direzione Comunicazione, Relazioni Esterne, Istituzionali e Internazionali al personale di Rai S.p.A e delle Società del Gruppo al fine di fornire aggiornamenti e informazioni per una migliore conoscenza delle realtà aziendali