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Non solo una voce storica della radio. Ma soprattutto un gigante del giornalismo. Rino Icardi, scomparso lunedì 6 marzo a Roma, aveva 85 anni. Era nato ad Alessandria, dove al Liceo classico "Plana", ora intitolato a Umberto Eco, fondò un giornale, "Raglio". La passione per to sport sbocciò con la collaborazione alla Gazzetta dello Sport prima dell'arrivo in Rai, dove Icardi fu tra i fondatori di “Tutto il calcio minuto per minuto”.
“Quel 10 gennaio del 1960, io ero presente”, amava ricordare, definendosi l'ultimo dei sopravvissuti. Un team straordinario di voci che con la radio raccontavano il calcio agli italiani, da Bortoluzzi ad Ameri, fino a Ciotti e Provenzali.
Voce profonda come la sua cultura, Rino aveva firmato straordinari reportage, come quello ai Giochi di Monaco '72 sulla strage degli atleti israeliani al villaggio olimpico, l’elezione di Papa Giovanni Paolo II nell’ottobre del 1978 e l’attentato alla stazione di Bologna il 2 agosto 1980.
Il suo grande amore sportivo, però, era l'ippica: “Io l'amo – diceva sempre - Amo i cavalli, amo lo sport che ha l'unico rapporto tra l'uomo e un altro essere vivente. Tra le mani dell'uomo c'è un'anima”.
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