Dici Carnevale e pensi subito alla maschera, ma il cammino di conoscenza di questa festività dalle componenti pagane e dalle profonde radici parte dal dizionario etimologico.
Carnevale viene da
levare la carne con un chiaro rimando al primo giorno di Quaresima, quando la tradizione religiosa prevede penitenza e sacrificio.
Dalle origini a oggi, i festeggiamenti del Carnevale seguono una scia di leggende e di trasformazioni di un rituale che non è rimasto uguale a sé stesso. Un itinerario che, nelle
Biblioteche Rai, potrebbe iniziare dal saggio di
Mario Colangelo e
Anna Fraschetti,
Carnevale, diviso in due sezioni dedicate alle celebrazioni più significative in Italia e all’estero.
Irrinunciabile l’approfondimento antropologico, con pubblicazioni che analizzano le diverse tradizioni popolari. Tra queste spicca il volume di
Anton Giulio Bragaglia dedicato alle
Maschere romane, una monografia pubblicata nel
1947 e arricchita dalle tavole di Prampolini.
Il saggio di
Emil Pirchan,
Maschere e trucco teatrale svela i segreti della trasformazione del volto umano attraverso le tecniche di decorazione delle maschere in cartone o del volto stesso dell’attore, modellato con l’arte del trucco in base al personaggio che interpreta.
Sfogliando invece il libro di
Sartori,
La commedia dell’Arte nelle maschere dei Sartori, ci si imbatte in quella che può essere considerata la maschera per eccellenza: Pulcinella. Associare il personaggio a colui che lo ha interpretato con inarrivabile profondità,
Eduardo De Filippo, viene immediato e rimanda all’incontro-intervista tra
Franco Zeffirelli e il grande Eduardo, trasmessa dalla Rai
il 25 febbraio del 1973. Sono trascorsi cinquant’anni, ma la disamina sui significati culturali e sociali della maschera di Pulcinella è quanto mai attuale:
qui un estratto dell'intervista.
Il Carnevale più famoso, in Italia, è sicuramente quello di Venezia che, dopo un lungo periodo di appannamento, è rinato a partire dal 1979. Lo raccontano bene i due volumi dal titolo
Il Carnevale del teatro editi da
La Biennale con scritti di
Alberto Moravia,
Maurizio Scaparro,
Paolo Portoghesi, fotografie, cartellone degli spettacoli, le manifestazioni, i laboratori e le mostre di quelle sfavillanti stagioni.
Consultando la banca dati della biblioteca, tra i tanti articoli dedicati spicca quello firmato da
Dario Fo,
Quando il ribaltone veniva per tutti, uno scritto sul senso del Carnevale del passato che ribaltava ogni regola e valore presente all’interno della rivista
Lettura.
E se si vogliono rivivere le emozioni dei Carnevali passati, basta collegarsi al sito di
Rai Teche www.teche.rai.it, nella sezione biblioteche, e cercare la maschera preferita.