A metà degli anni ’60, su indicazione del Governo Italiano, la Rai decise di istituire un programma televisivo in lingua tedesca da diffondere in Alto Adige. La struttura nacque come Rai Sender Bonzen (Emittente di Bolzano) il 7 febbraio 1966 allo scopo di produrre programmi televisivi in lingua tedesca dedicati alla provincia di Bolzano e a tutto il Sud Tirol, nel quale le trasmissioni radiofoniche erano già state avviate già nel 1960.

I programmi venivano registrati al Teatro Cristallo di Bolzano e diffusi sul Secondo Programma alle ore 20.00: in questo modo si veniva incontro alle istanze che arrivavano dall’opinione pubblica e politica della provincia di Bolzano. In questo periodo, infatti, l’autonomia provinciale è ancora lontana dall’essere conseguita, e l’Alto Adige è interessato dagli attentati di alcuni gruppi eversivi secessionisti. In tale clima, la concessione da parte del Governo Italiano di un programma in lingua tedesca, nel momento in cui altre richieste non venivano soddisfatte, venne visto dalla politica sudtirolese come l’imposizione di uno strumento filogovernativo di controllo.

In realtà uno dei motivi dell’istituzione del canale fu anche quello di porre un freno alla ricezione dei programmi televisivi provenienti dalla vicina Austria e dalla Germania.

Sin dalla sua istituzione l’emittente radiofonica e televisiva si insedia nella sede Regionale della Rai, in piazza Mazzini a Bolzano, edificio costruito nel 1959 su progetto degli architetti Gigi dalla Bona e Guido Pelizzari. Successivamente parte della redazione giornalista si spostò a Roma trasferendo la propria redazione e programmazione presso il Centro di produzione Tv di via Teulada. Qui giunsero un gruppo di redattori, giornalisti e alcuni tecnici ai quali spettò il compito di trasmettere programmi radio e Tv in italiano, tedesco e ladino. Assieme alla redazione dei giornalisti arrivarono a Roma anche le annunciatrici già attive a Bolzano, Waltraud Waibl ed Helga Wiedenhofer, seguite a breve distanza da Gertrud Mair e Peppi Franzelin, che rimasero a Teulada prima, e a Saxa Rubra dopo, fino alla data del loro pensionamento. Con l’acquisizione dell’autonomia provinciale, il Rai Sender Bonzen diventa uno strumento fondamentale per il rafforzamento dell’autonomia in Alto Adige. Con la nascita della Terza Rete Televisiva, nel 1979, nasce una “rete bis”, ossia un quarto canale che ripete Rai 3 nei momenti in cui il Sender Bonzen non trasmette, per consentire così la diffusione del programma tedesco locale senza oscurare quello italiano nazionale. Anche per quanto riguarda la programmazione radiofonica, la struttura trasmette su una frequenza dedicata, che nei momenti di pausa delle trasmissioni rimanda quelle di Rai Radio 3.

Il Tagesschau venne chiuso a Roma nel 1992 e da lì trasferito tutto a Bolzano. Dal 2013, la struttura assume ufficialmente il nuovo nome di Rai Sudtirol e il monte ore dell’intera programmazione televisiva viene incrementato. Il palinsesto televisivo è di tipo “generalista”; l’orario d’inizio trasmissioni su Rai 3 Sudtirol varia quotidianamente ed è stabilito regolarmente su un lungo periodo. Non trasmette mai tra le 19:00 e le 20:00, quando vengono diffusi i notiziari in lingua italiana (Tg3), e regionali (TgR). Le trasmissioni terminano tutti i giorni alle 22:30, tranne il sabato, che è pure il giorno della settimana con il maggior numero di ore di diffusione (4 ore). Alcuni programmi vengono realizzati sia in tedesco che in italiano (alcuni anche in ladino). Per quel che riguarda l’informazione, la struttura garantisce due edizioni del Tagesschau: la prima alle ore 20:00 e la seconda alle ore 22:10.