“Per
Demoni partecipai a una decina di riunioni con la
Commissione Censura per tentare di far abbassare il divieto, ma la risposta era che avrei dovuto fare un documentario per evitare l’interdizione ai minori di 18 anni. Con il secondo capitolo ci sono andato più cauto”.
L’unico sollievo che ha
Lamberto Bava nel rievocare le sue vicissitudini con la censura è quando gli riveliamo che la derubrica del divieto di “Demoni”, che ha diretto nel
1985, è arrivata dopo otto anni al prezzo di qualche taglio, attestandosi su quello ai minori di 14 anni che ne consente la messa in onda, anche se solo lontano dal
day time: “Non lo sapevo” giura Bava.
La cautela di cui accenna Bava, chiesta a mani giunte dalla
Titanus, è quella usata da lui insieme a
Dario Argento,
Dardano Sacchetti e
Franco Ferrini nello scrivere “
Demoni 2…l’incubo ritorna” (
Rai Movie domenica 16 ore 5 e mercoledì 19 ottobre ore 3.20, disponibile su RaiPlay fino a mercoledì 30 novembre) che il regista romano ha realizzato nel
1986 con Argento anche produttore.
La prudenza nel non spingere troppo il piede sull’acceleratore della violenza ha portato i suoi frutti, anche se non precisamente quelli che ogni regista (e produttore) si augura, cioè nessun divieto: per “Demoni 2…l’incubo ritorna” il sottosegretario democristiano
Luciano Faraguti del
Ministero del Turismo e Spettacolo, in quel momento retto dal socialista
Nicola Capria, sentenziò invece che il film di Bava andava vietato i minori di 14 anni.
Figlio di
Mario Bava, regista leggendario nel mondo del
thriller e
horror, oggetto di continui omaggi anche all’estero, per il suo secondo capitolo Lamberto Bava si affretta a puntualizzare che è semplicemente un
horror privo di declinazioni al gore o, peggio, allo
splatter; l’idea di dare un seguito al primo capitolo (“Dissi ai miei sceneggiatori che andava fatto solo se ci si sentiva di farlo”) nacque quando ancora Bava e la sua
troupe stavano girando “Demoni”. Fu un raggiante Argento, anche in questo caso produttore, a chiedere di pensare già a un
sequel dopo che il promo delle prime due settimane di riprese era stato fatto vedere negli USA e in Giappone, da dove arrivarono tali e tante offerte di acquisto da supera il
budget previsto per la realizzazione del film (è tale il gradimento del pubblico americano che solo poche settimane fa Bava è stato invitato a Fort Lauderdale a parlare di “Demoni 2…l’incubo ritorna”).
Bava cita anche le numerose richieste dei suoi
fan per un terzo capitolo della saga, un’eventualità però da scartare per il semplice motivo che c’è già, seppur con titolo e regista diversi: si tratta di “
La chiesa” che
Michele Soavi ha diretto nel
1989, sul quale c’è lo zampino non accreditato dello stesso Bava.
Argento e Bava si conoscono da tanti anni, e il desiderio del primo di produrre un film del secondo nasce dopo la felice esperienza che Argento ha avuto con
George A. Romero nel
1978 quando il regista newyorkese ha diretto “
Zombi”; il solo pensiero di fare un
horror “con i soldi” di Argento creerebbe ansia a chiunque ma non a Bava, non solo per la maggiore familiarità col genere, avendo avuto come primo maestro il proprio padre, ma anche perché, come afferma Bava, Argento produttore assume le vesti di un motivatore, porta entusiasmo sul
set, non pensa nemmeno lontanamente a dire al regista come fare il suo lavoro.
I protagonisti del film di Bava sono essere umani che muoiono di morte violenta per poi resuscitare nelle vesti, spesso strappate, di mostri e qui Bava tiene a fare una distinzione che è fondamentale: i demoni non sono zombi, il demonio è agile, rapido, intelligente, gli zombi camminano lentamente, sono decisamente più vulnerabili, i demoni sembrano alterati da droghe eccitanti, contagiano con un semplice e doloroso graffio, mordono ma, a differenza degli zombi, non divorano le loro vittime.
“Demoni 2…l’incubo ritorna” è girato in un palazzo vetrato della periferia sud di Roma, mentre per gli esterni la
troupe di Bava si è trasferita ad Amburgo, una scelta coerente con il capitolo precedente girato a Berlino: “Scegliemmo la Germania per l’amore che io e i miei collaboratori abbiamo verso l’espressionismo tedesco, il suo cinema muto degli anni Venti”, sottolinea Bava.
Poi c’era da fare i conti con quella sorta di prevenzione che il pubblico italiano ha avuto fino alla fine del secolo scorso, quando respingeva l’idea che le storie di diavoli, fantasmi e simili potessero avere un’ambientazione nel bel paese: “Per fortuna oggi non è più così”.
In “Demoni 2…l’incubo ritorna” i cinefili più incalliti possono leggere rimandi o citazioni di illustri precedenti, ma Bava invita a non fare inutili sforzi, sostenendo che l’unico film che omaggia è “
Videodrome”, il
cult di
David Cronenberg del
1983 con “la misteriosa entità” che esce dalla tv. Altra cosa da evitare è per Bava quella di identificare il suo film come una critica alla tv: “Demoni è un attacco al cinema, Demoni 2…l’incubo ritorna non ce l’ha affatto con la tv, anzi”. Il fraintendimento è un peccato veniale, tutto “per colpa” del demone che entra in casa attraverso il tubo catodico di una tv e del finale dove George/
David Knight, marito di Hanna/
Nancy Brilli, si libera dai demoni distruggendo una serie di apparecchi televisivi a colpi d’ascia.
Bava vuole precisare di essere debitore al piccolo schermo perché, grazie a esso, i suoi film sono visti da un pubblico numericamente superiore rispetto a quelli che si recano in sala. Con le splendide musiche del cosiddetto dark rock degli anni Ottanta, Smiths e Cult su tutti, “Demoni 2…l’incubo ritorna” arrivò al quinto posto nella classifica delle preferenze degli spettatori italiani davanti a titoli come “
Il colore viola”, “
Scuola di Polizia” e “
Il raggio verde”, quest’ultimo Leone d’Oro a Venezia. Il marchio di fabbrica Bava & Argento era sufficiente ad attirare i
fan dell’horror, il
budget non altissimo impediva di avere una
star che per un film del genere deve essere per forza
hollywoodiana. In caso contrario meglio affidarsi a dei semisconosciuti ma bravi attori come Brilli, qui con un’inusuale lunga capigliatura cremisi stile
Nicole Kidman prima maniera: Hanna è una donna vicina al parto che ha il fondamentale ruolo di continuatrice della specie umana.
Michele Mirabella, non nuovo a camei come questo, in “Demoni 2…l’incubo ritorna” è un cliente di una prostituta d’alto bordo, entrambi hanno di fronte un futuro da demoni; c’è anche un irriconoscibile giovanissimo
Lorenzo Flaherty: “Avrei voluto
Urbano Barberini presente nel primo capitolo, ma l’attore dovette rinunciare perché impegnato in una disputa dove la posta in gioco era il suo titolo nobiliare” (il nome completo dell’attore è
Urbano Riario Sforza Barberini Colonna di Sciarra).
Interessante è la coppia
Asia Argento e
Antonio Cantafora, rispettivamente la piccola Ingrid e suo padre. Per Bava avere sul
set Cantafora è stato come riabbracciare papà, essendo l’attore calabrese uno degli interpreti di “
Gli orrori del castello di Norimberga” diretto da Mario Bava nel
1972; quanto ad Argento, Lamberto Bava ricorda con orgoglio che “Demoni 2…l’incubo ritorna” è stato il suo film d’esordio, visto che l’attrice all’epoca aveva soltanto undici anni ma era già padrona del set.
Per la sequenza che precede il finale, quella in cui scoppia un incendio in un garage (“Credo sia la scena più faticosa e tremenda che abbia mai girato, quel garage non aveva depuratori, rischiammo l’asfissia”), Argento era arrivata sul
set con sei ore d’anticipo; per darle un contentino Bava le fece girare la sequenza convinto che ci sarebbero voluti comunque altri
ciak. Invece fu “buona la prima”, la figlia del maestro del brivido aveva appena dimostrato tutto il suo innato talento: “D’altra parte se nasci da genitori come Dario Argento e
Daria Nicolodi non c’è da stupirsi se poi diventi Asia Argento”, afferma serafico Bava. In quella scena c’è un gruppo di demoni assetati di sangue che si dirigono minacciosi verso Ingrid, lei impaurita chiede aiuto gridando a squarciagola “Papà, papà!!” facendoli così fuggire. Forse terrorizzati che a rispondere all’appello potesse davvero arrivare papà Dario.
TRAILER
https://www.youtube.com/watch?v=aYafE5_dhXU
DEMONI 2…L’INCUBO RITORNA di Lamberto Bava – 1986 – 87’
Con Coralina Cataldi Tassoni, Bobby Rhodes, Nancy Brilli, Asia Argento
È tutto pronto per il compleanno di Sally (Cataldi Tassoni), nell’appartamento della festeggiata ci sono i suoi amici a fare baldoria e poco importa se il baccano disturbi la tranquillità dei vicini, tutti abitanti di un moderno grattacelo. Nelle altre case gli inquilini sembrano rapiti da un film horror che il canale 12 sta dando in tv, a guardarlo con tanto interesse fra gli altri ci sono Hannah (Brilli), prossima a diventare mamma e la giovanissima Ingrid (Argento), che fa spallucce alle raccomandazioni dei genitori. All’improvviso accade l’impensabile, il film racconta di un demonio che riprende vita e dopo aver ucciso i ragazzi che si trovano vicino a lui, esce dai televisori e con un paio di graffi infetta la povera Sally che si trasforma in un demone, pronta a fare la stessa cosa con i suoi ospiti. Intanto in una palestra dello stesso palazzo il rude istruttore Hank (Rhodes) insegna ai suoi giovani atleti a gonfiare pettorali e bicipiti, ignari che di lì a poco dovranno farne buon uso per difendersi.
Produzione Dacfilm, distribuzione Titanus. Uscita cinema 9 ottobre 1986; prima tv Rai Movie 11 dicembre 2008.
FONTI
italiataglia.it
La Stampa, 14 ottobre 1986
Radio Corriere Tv n.43 26 ottobre/1° novembre 1986
Il Giorno, 3 novembre 1986
Conversazione con Lamberto Bava, 4 ottobre 2022