l
4 agosto 1978 al campo Morosini di Brescia, alle 19.56, davanti a circa 6000 spettatori,
Sara Simeoni saltava l'asticella posta a 2.01 e diventava la
nuova primatista mondiale nel salto in alto femminile togliendo il primato alla grande rivale, la tedesca orientale
Rosemarie Ackermann che era arrivata a 2 metri. Un grande risultato per l'atleta di
Rivoli Veronese e per lo sport italiano.
Per anni si è detto e scritto che la
Rai non era presente quel giorno a Brescia e che le uniche immagini del record del mondo di Sara Simeoni erano di una Tv locale, Telenord. Non è così, c'era anche la Rai e vi racconteremo come la Tv pubblica ha documentato questo storico evento. È stato necessario un attento e e appassionato lavoro di "scavo" negli
archivi Rai per recuperare le cassette dei cosiddetti “emessi” – ovvero le copie di ciò che era effettivamente andato in onda – e che erano ancora nel vecchio formato
bvu e dunque non utilizzabili nell'immediato, chiedendo di riversarle su
Imx e digitalizzarle grazie al lavoro del tecnico
Fabio Bissattini. Abbiamo così potuto finalmente visionare i telegiornali
del 4 e 5 agosto 1978 e dimostrare che la Rai c'era e che le immagini della Tv pubblica sono state anche inviate in tutto il mondo attraverso il circuito dell'
Eurovisione, fonte da cui è possibile anche oggi recuperare tanto materiale che si pensa di avere perso.
Ci siamo convinti ancora di più che la Rai c'era, prima di vedere i contenuti dei telegiornali Rai, guardando nel sito dell'
Inamediapro, l'archivio storico della televisione francese al quale abbiamo il privilegio di avere accesso, il telegiornale della prima serata di
TF1, primo canale francese all'epoca ancora pubblico, che si apriva proprio con il record del mondo di Sara Simeoni con le immagini del suo salto record proposte anche in replay con la presenza sullo schermo della R simbolo dei replay Rai proposti negli eventi sportivi.
Queste stesse immagini sono state proposte anche la domenica pomeriggio su
Antenne 2, emittente visibile anche in molte parti d'Italia da metà degli anni '70, nel contenitore sportivo "
Stade 2". Sono le stesse immagini presenti anche nel
Tg2 Studio Aperto del 5 agosto 1978 in un servizio sul record del mondo di Sara Simeoni letto da uno
speaker. Non c'erano però le indicazioni su chi aveva svolto le riprese e questo poteva fare pensare che le immagini fossero quelle dell'emittente bresciana che la Rai avrebbe potuto acquistare per documentare l'evento. Da queste certezze, i filmati della Tv francese e quello del Tg2 Studio Aperto, è partita la nostra caccia agli altri servizi dei telegiornali del 5 agosto 1978 che erano ancora conservate nei vecchi formati
bvu, presenti ancora a centinaia negli archivi Rai per cui abbiamo ancora una quantità immensa di tesori da scoprire.
La notizia del record del mondo di Sara Simeoni viene data già nel
Tg1 della notte (questo il link
https://we.tl/t-P9ewltBmK1) e in
Tg2 Stanotte del 4 agosto 1978, ma senza immagini, solo con telefoto (questo il link:
https://we.tl/t-pNgd7L6BzN). Non rimaneva quindi che guardare i telegiornali del 5 agosto 1978 e finalmente abbiamo avuto la risposta alle nostre domande. Dalla bonifica dei
bvu di questi due giorni è infatti arrivata la prova definitiva del fatto che la Rai era presente a Brescia quel 4 agosto 1978 e ha ben documentato e raccontato il record del mondo di Sara Simeoni, anche senza trasmissione in diretta o in differita, contrariamente a quanto è stato detto e scritto finora con la storia dell’assenza della Rai. Il primo telegiornale Rai a proporre le immagini del record di Sara Simeoni è il
Tg2 Oretredici, condotto da
Italo Gagliano, con un lungo e dettagliato commento da studio di
Maurizio Vallone che commenta anche il tentativo fallito a 1.98 oltre a vari replay (qui il link al servizio:
https://we.tl/t-X5hBjhU3so).
La ripresa Rai, ed è questa la prova definitiva, è stata di
Antonio Leo e
Sergio Mezzanzanica della sede di Milano. Nel Tg1 delle 13.30, condotto da
Marcello Alessandri, c’è invece un servizio più breve di
Achille Rinieri sul record ripreso sempre da Antonio Leo e Sergio Mezzanzanica e montato da
Gianni Robustelli (lo trovate qui:
https://we.tl/t-X5hBjhU3so). Anche
Sportsera, condotto da
Giovanni Garassino, dedica ampio spazio al record di Sara Simeoni con un servizio di
Ennio Vitanza “
Brescia: è Sara la più grande”, montato da
Aurora Cosco e
Pasquina Baldo, tutti della sede Rai di Milano, dove si racconta anche altre gare del
meeting Italia-Polonia, finito 72-80 con i 100 metri vinti da
Marisa Masullo, gli 800 da
Gabriella Dorio e con i lanci del giavellotto di
Fausta Quintavalla e
Giuliana Amici (lo potete vedere qui:
https://we.tl/t-kttdMlj9NJ).
Ampio spazio anche nel Tg1 delle 20 del 5 agosto 1978, già nei titoli dove c’è scritto “
Sara Simeoni più in alto di tutte”, con il conduttore
Massimo Valentini a commentare lo stesso filmato del record proposto nel Tg1 delle 13.30 seguito da una intervista di
Adone Carapezzi a casa Simeoni a
Rivoli Veronese, subito dopo il pranzo, alla mamma e a Sara, alla quale Carapezzi si rivolge con un “
Senta signorina” (eccolo:
https://we.tl/t-ys3h4Sn8OL) e un servizio sulla storia del record del mondo nel salto in alto femminile di
Paolo Rosi, che in serata sarebbe stato impegnato negli studi Rai per la diretta del mondiale di pugilato dei pesi medi tra l’argentino
Hugo Corro e lo statunitense
Ronnie Harris da Buenos Aires.
Qualcuno di voi si domanderà perché allora per tutti questi anni si è detto e scritto che la Rai non c’era. La motivazione nasce probabilmente da un equivoco. Sabato 5 agosto 1978 a Venezia era in programma un
meeting di atletica leggera maschile tra Italia, Polonia e Spagna che la Rai propose in diretta con la telecronaca di
Gianfranco De
Laurentiis. Per il
meeting femminile del giorno prima a Brescia, tra Italia e Polonia, la Rai non aveva invece previsto una produzione televisiva in diretta o in differita, ma solo una copertura dell’evento con operatori Rai per i servizi da utilizzare nei telegiornali. Qualcuno ha interpretato l’assenza di una produzione televisiva come un disinteresse Rai per l’evento che avrebbe spinto la Tv pubblica a ignorare totalmente l’evento mentre, come avete visto, non è andata così. Restituiamo dunque, dopo quasi 45 anni, alla Rai quello che è della Rai e non solo della televisione locale di Brescia. Possiamo dire, a maggior ragione dopo questa scoperta, che l’archivio Rai, in particolare tra gli anni ’70 e i primi anni ’80, è un immenso tesoro che nasconde ancora tante sorprese.