Sono stati diciannove i paesi che hanno partecipato, in presenza, alla due giorni ospitata dalla
Rai presso la sede regionale di Firenze: Australia, Belgio, Francia, Ungheria, Indonesia, Italia, Giappone, Malesia, Mongolia, Romania, Filippine, Arabia Saudita, Senegal, Singapore, Svizzera, Turchia, Turkmenistan, Uzbekistan, Regno Unito.
Cinque le organizzazioni di
broadcaster rappresentate (
ABU,
EBU,
ASBU,
UAR e
URTI), e oltre seicento persone collegate in rete hanno seguito i lavori.
Il titolo di questa edizione è stato
SUSTAINABILITY FIRST: Achieving people-centred inclusive transformation. Al centro del dibattito, quindi, sostenibilità e responsabilità sociale dei
broadcaster di servizio pubblico. Una riflessione su quali riforme siano necessarie per diventare più
green, e su quali prodotti e linguaggi servano per stimolare il cambiamento.
Due
super panel, nove sessioni piene di
showcase,
masterclass e presentazioni speciali hanno analizzato diversi aspetti del tema: quadro legale, produzione sostenibile, inclusione e accessibilità, ruolo femminile, crisi climatica e rinnovamento dei linguaggi giornalistici, evoluzione del genere documentario, intelligenza artificiale e nuove tecnologie per la protezione ambientale.
Particolare rilievo ha avuto l’
Albert Initiative, che promuove consapevolezza e sostenibilità ambientale nelle aziende televisive. Albert sostiene le aziende che vogliono ridurre la propria impronta ecologica e offre a chi la realizza una certificazione rappresentata dal logo
Albert Sustainable Production.
La Rai ha organizzato l’evento e ha partecipato a tutti i momenti del convegno. La presidente
Marinella Soldi ha aperto l’evento con un dibattito sulle strategie da adottare, assieme ai
leader delle organizzazioni e dei
broadcaster. La
Direzione Sostenibilità ESG ha presentato il percorso di riforma che la Rai ha intrapreso. Nella parte relativa alla
leadership femminile, la
Direzione Documentari ha raccontato il recente lavoro su
Fabiola Gianotti, il doc “
All’origine del nostro futuro”, mentre l’impegno per la Responsabilità sociale è stato rappresentato con un’anteprima di
Rai Inclusione Digitale sulla partecipazione alla coproduzione “
Women in STEM”, così come ampio spazio è stato dedicato al lavoro di
Rai Accessibilità sul
Festival di Sanremo per non udenti.
La
Direzione Coordinamento Offerta Informativa ha presentato la sua analisi dell’offerta giornalistica, e grande attenzione hanno destato le innovazioni di
RaiPlay, le sperimentazioni della
Direzione Ricerca e Innovazione, in dialogo con la tv giapponese NHK: realtà virtuale, animazioni 3D.
Una
Masterclass è stata interamente dedicata al
Prix Italia e al nuovo
Premio IFAD – Copeam.
Importante sottolineare il contributo di EBU, che ha scelto
ABU Rai Days 2023 per presentare in anteprima il
News Report 2023 “
Climate journalism that works”: si tratta del tradizionale rapporto annuale promosso dai giornalisti dell’
European Broadcasting Union, quest’anno dedicato al rinnovamento del linguaggio giornalistico in materia di crisi ambientale.
Tra gli esempi di
best practices: quelli di
Mediacorp Singapore e
ITV, che già realizzano numerose iniziative concrete per la riduzione dell’impatto ambientale di edifici, studi televisivi, produzioni esterne, mobilità aziendale e promozione dei comportamenti virtuosi tra i dipendenti.
La Città di Firenze ha offerto due esempi di eccellenza nell’applicazione delle tecnologie digitali di ultima generazione per proteggere il patrimonio artistico: la digitalizzazione di edifici, uffici, sculture nelle Gallerie degli Uffizi e Giardini di Boboli.
In coda ai due giorni di dibattiti, la Rai ha assunto il ruolo di coordinamento editoriale della coproduzione internazionale Care 11, con le riunioni virtuali e in presenza presso la sede di Firenze.