Per festeggiare i primi dieci anni dalla nascita della televisione in Italia, la Rai nel 1964 dà un nuovo impulso allo sviluppo della sua ormai già ricca collezione incaricando alcuni importanti artisti di produrre dei lavori ispirati al decennale.
Come ideale seguito della serie dedicata ai Centri di Produzione e agli impianti di trasmissione dislocati in tutta Italia, realizzata nel 1954,
Enrico Paulucci dipinge una giungla di antenne che, tagliando l’azzurro del cielo, entrano sempre più a far parte del paesaggio urbano.
Diversa la visione del pittore salentino
Vincenzo Ciardo, che invece ritrae un’antenna televisiva in un’altra dimensione, il tetto di una casetta di campagna in un paesaggio meridionale.
Di tutt’altro tono l’olio di
Renzo Vespignani, che la storica dell’arte Pia Vivarelli, curatrice della mostra
Opere del Novecento italiano della collezione Rai, definisce “di un realismo più politicamente impegnato”, mentre completamente differente è il linguaggio figurativo di
Emilio Vedova che, come si può ammirare nella clip del documentario allegato, utilizza una “chiave informale” per il suo
collage e tempera su tela ispirato al decimo compleanno della Rai.
Per conoscere meglio gli ultimi due artisti citati, dal sito delle Teche proponiamo
un’intervista a Vespignani in
Visti da vicino Incontri con l’arte contemporanea (1980) e
un incontro con Vedova, nel programma
L’arte in questione (1981).
Altri autori rispondono all’invito della Rai per il decennale: fra questi
Primo Conti,
Achille Funi,
Francesco Menzio.
Va ricordata, sempre negli stessi anni, un’altra occasione di committenza: la presenza del Padiglione della Rai alla Fiera Campionaria di Milano, cui si riferiscono le opere del ciclo
Impressioni Fiera di Milano (1966), realizzate da
Gianni Dova,
Giuseppe Migneco,
Agenore Fabbri,
Salvatore Fiume,
Achille Funi,
Gregorio Sciltian e
Aligi Sassu (nella foto).
A proposito della presenza Rai in Fiera, va sottolineato che anche gli allestimenti dei padiglioni Rai nella Campionaria - a partire dal 1948 e per tutti gli anni ’50 e ’60 - possono essere considerati una forma d’arte: portano la firma di due maestri del
design, i fratelli
Achille e
Pier Giacomo Castiglioni, grandi protagonisti e artefici della creatività italiana.