VITE E FATTI MEMORABILI (ALMENO PER ORA)

WMF! 15, 16, 17 luglio 2021 torna in presenza, a Rimini e online

A Rimini e online, We Make Future!

di Guido Barlozzetti

 

A leggere il programma del We Make Future, il Festival dell’Innovazione Digitale e Sociale, verrebbe da prendere in mano un glossario della neo-lingua delle tecnologie che ormai hanno invaso e conquistato la nostra quotidianità.

Nei tre giorni della manifestazione, dal 15 al 17 luglio, a Rimini e online si parlerà infatti di Aerospace, Bitcoin e criptovalute, Fashion Tech, Tourism and travel, content marketing, Green marketing, Facebook marketing, E-Waste, E-commerce, Non fungible token, Smart City, Legal Tech, Education Techsocial advertising, influencer marketing, Quantum computing, Cybersecurity, Open Innovation, Web analytics, Artificial Intelligence

Ho messo in fila questo neo-lemmario per dare il senso della larghezza degli orizzonti del Festival e al tempo stesso di quanto articolato e problematico sia il campo del digitale nel suo risvolto socio-cultural-economico, al limite di una specializzazione che potrebbe far pensare a sedute per iniziati. In realtà, i temi affrontati trasversalmente sono tutti di estrema attualità, lavoro e occupazione, startup e imprenditorialità, inclusione sociale e territoriale, istruzione, ricerca e nuove generazioni, impatto sociale, l’industria della pubblicità e la comunicazione. Quello che saremo passa per questa cornucopia di marketing e tecnologie e per la valenza politico-sociale che sapremo dargli.

Media Partner Rai Pubblica Utilità che curerà l’accesso in LIS (Lingua dei Segni Italiana) per il concerto di apertura La Despedida di Rpy Paci e Aretuska, il live show de I Sansoni, il Concerto tributo QueenMania, l’intervento di The Jackal e ancora de I Sansoni sulla creazione di contenuti digitali sul web.

“Crediamo profondamente nell’impegno imprenditoriale come mezzo per il cambiamento, così come viviamo Internet e l’innovazione digitale come strumenti di costruzione del futuro e di crescita sostenibile”, l’esergo a cura di Cosmano Lombardo, fondatore e chairman del WMF, annuncia un’impostazione proiettata su un futuro non da subire ma da costruire consapevolmente attraverso formazione, occupazione e innovazione e nel segno dell’inclusione, dell’equità e della sostenibilità.

Un acceleratore, in questo senso, e un’agorà che si sono perfezionate nel tempo fino all’ultima edizione dello scorso anno con 24mila partecipanti.

Destinatari privilegiati professionisti freelance e dipendenti, direttori marketing e amministratori delegati, blogger e appassionati, a cui offrire una panoramica sul web marketing e sui principali temi dell’innovazione digitale, la possibilità di aggiornarsi ma anche di farsi conoscere attraverso molti eventi di business e networking. Ci saranno anche delle sale formative verticali su altrettante tematiche in cui sarà possibile personalizzare il proprio percorso. Attenzione anche alle startup, una preziosa occasione per avere visibilità, e agli investitori pubblici e privati disponibili a investire su queste e su progetti imprenditoriali innovativi. E ancora altri target, dalle aziende e PMI interessate alla formazione ai progetti di ricerca, dai gamers e appassionati di videogiochi agli sviluppatori e programmatori informatici, dalle associazioni non profit alle scuole alla pubblica amministrazione.

Tra approfondimento, dibattito, conoscenza, spettacolo con concerti, show live e talk ispirazionali - si chiamano così - saranno molti anche gli ospiti variamente estratti dall’attualità: i ministri dell’Istruzione Patrizio Bianchi e dell'Innovazione e Digitalizzazione Giuseppe Iacono, Gino Strada, il filosofo Luciano Floridi, il robot-pianista Teotronico, i registi Neri Parenti e Francesco Tortorella, attori come Angelo Maggi, Alessandro Borghi, Mara Moschini e Marco Cortesi, personaggi tv come Diletta Leotta…

Insomma, una sorta di Stati Generali e un’occasione-cerniere tra il presente e il domani che sarà, con un palinsesto a tempo pieno, ma forse sarebbe meglio dire programma. Il palinsesto appartiene all’epoca ormai antidiluviana della Televisione.

 

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