VITE E FATTI MEMORABILI (ALMENO PER ORA)

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Cominciano le Summer Deaflympics

Di Guido Barlozzetti

 

Cominciano a Caixas do Sul in Brasile le Summer Deaflympics, edizione XXIV. Andranno avanti fino al 15 maggio.

Le Olimpiadi per gli atleti sordi si svolgono con un anno di ritardo per la pandemia e per la prima volta in quasi un secolo di storia in Sudamerica. Partecipano 1582 atleti in rappresentanza di 61 nazioni, 1068 uomini e 514 donne. Il programma prevede per gli sport individuali atletica, badminton, beach Volley, ciclismo su strada, golf, judo, karate, mountain bike, orienteering, tiro a segno, nuoto, ping-pong, taekwondo, tennis, wrestling freestyle, wrestling greco-romano.Per gli sport di squadra, basket, calcio, pallamano e pallavolo.

La delegazione italiana della FSSI/Federazione Sport Sordi Italia vede in competizione 85 atleti (46 uomini e 39 donne) in 11 discipline sportive. Portabandiera la giovane Viola Strazzari, campionessa d’Europa con la nazionale di basket. "Arriviamo a queste Summer Dealympics - spiega il presidente FSSI Guido Zanecchia - dopo un percorso esaltante che nell'ultimo quadriennio ci ha visto conquistare medaglie mondiali ed europee in molte discipline. Sono certo che questi risultati saranno di buon auspicio per migliorare quanto fatto all'edizione di Samsun 2017”

“Io credo in un sistema che sia veramente inclusivo dal punto di vista sportivo - sottolinea Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico - e in questo mi fa particolarmente piacere che l'Italia abbia dato un segnale importante perché voi fate parte della famiglia paralimpica, una cosa che nella maggior parte dei Paesi non accade".

Possibile un accorpamento tra Deaflympics e Giochi Pafralimpici? “Non credo nelle rivoluzioni immediate - dice Pancalli - ma credo nei lunghi processi riformatori che nei tempi necessari portano alla conquista di spazi, diritti e dignità dai quali non si torna più indietro.

Un conto è includere, un altro è integrare: noi vogliamo fare la seconda, ovvero mischiare e valorizzare le differenze per creare comunità e cultura.

Io sogno, e ce la metterò tutta, che la Paralimpiade possa essere effettivamente il più alto momento sportivo della disabilità nel mondo, perché è lì che si costruisce il futuro dell'inclusività di un Paese.

State costruendo un pezzo di strada per tutti quelli che verranno dopo di voi, continuate così.

Vi lancio una sfida: cominciamo a organizzare insieme campionati di atletica, di nuoto, di pallavolo: il cambiamento deve partire dagli esempi e l'Italia può esserlo, come lo è già su tanti altri fronti".

 

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