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Prevedibile evoluzione della gestione

Una ripresa dell'economia mondiale è in corso, ma in modo difforme nelle diverse aree. Per le economie avanzate, la crescita dovrebbe essere modesta, anche nel confronto con precedenti esperienze di uscita da fasi recessive. Per quanto specificamente riguarda l'Italia, si prevede un recupero lento, con ampie incertezze legate in particolare agli andamenti del ciclo internazionale e alle condizioni del mercato del lavoro.

In questo contesto, dopo un 2009 caratterizzato da una pesante contrazione della raccolta pubblicitaria, le stime di mercato per il 2010 si mantengono alquanto prudenziali, ipotizzando comunque un modesto segno positivo, indicativo dell'arresto della fase critica. Tuttavia, dato lo scenario di elevata incertezza e volatilità, le previsioni sono suscettibili di variazioni, anche rilevanti.

Il 2010, secondo il calendario del passaggio al digitale terrestre, sarà l'anno centrale in cui si concentrerà il massimo sviluppo della piattaforma e - in nesso con l'accresciuta competizione tra le piattaforme, che determina anche una profonda revisione degli stessi tradizionali modelli di business degli operatori - l'anno in cui si definiranno più chiaramente i posizionamenti strategici dei principali attori nella nuova arena competitiva.

Per Rai il 2010 si presenta quindi come un esercizio particolarmente importante.

La Rai deve infatti conciliare due esigenze contrapposte: proseguire il percorso di risanamento strutturale del conto economico aziendale e rafforzare il proprio ruolo sulla piattaforma digitale terrestre, un passaggio obbligato per il riposizionamento dell'Azienda, imprescindibile per il suo futuro. Un progetto che nel 2010, solo per gli investimenti tecnologici nella rete, impegnerà risorse nell'ordine di quasi 100 milioni di Euro.

Le proiezioni economiche per l'esercizio 2010, che come in ogni esercizio pari sopporta il costo dei grandi appuntamenti sportivi internazionali, le Olimpiadi invernali di Vancouver e i Mondiali di Calcio in Sudafrica, con un impatto nell'ordine di 120 milioni di Euro, si presentano in tendenziale peggioramento.

La Rai ha tuttavia impostato una manovra correttiva articolata ed estesa a tutte le aree aziendali e alle società controllate che consentirà di ridurre significativamente lo squilibrio prospettico.

Una manovra che include la prosecuzione di importanti interventi sulla gestione operativa, con generalizzate azioni di efficientamento e razionalizzazione dei costi, e il graduale avvio di un percorso di ridimensionamento di attività non strategiche per il posizionamento prospettico del Gruppo. Le azioni di ottimizzazione dei costi, tuttavia, ad assetti industriali e produttivi sostanzialmente costanti, potranno portare, sia per l'elevata componente di costi non comprimibili sia per gli interventi realizzati nel biennio 2008 - 2009, a miglioramenti non risolutivi del Conto economico.

Diventa quindi prioritario affrontare in modo deciso il tema delle risorse.

In considerazione della impossibilità di affidare ad una ripresa a breve del progetti di risanamento e sviluppo della Rai, il riequilibrio deve inevitabilmente poggiare sulla risorsa pubblica, che viene strutturalmente mantenuta a un livello insufficiente rispetto ai costi che Rai sostiene per le attività affidate dalla Legge e dal Contratto di Servizio.

Il canone unitario di abbonamento, anche per il 2010, è stato adeguato sostanzialmente in funzione della dinamica inflattiva. Pertanto, limitatamente agli effetti sull'esercizio in corso, positivi risultati potrebbero derivare da una tempestiva revisione dei meccanismi di contrasto all'evasione, che come noto sono palesemente inadeguati a contrastare un fenomeno che presenta percentuali patologiche.

RAI: Rai Radio Televisione Italiana