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Relazione sul Bilancio d'esercizio

Signori Azionisti,


nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2009, per quanto riguarda l'attività del Collegio Sindacale, Vi informiamo che abbiamo svolto il nostro lavoro secondo le norme in vigore e seguendo i Principi di comportamento raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili.

Per quanto riguarda i compiti di revisione contabile, si ricorda che essi sono stati attribuiti alla Società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA (di seguito PWC).

Del nostro operato Vi diamo atto come segue.

Abbiamo vigilato sull'osservanza della Legge e dello Statuto Sociale, inoltre - in considerazione dei compiti derivanti dalle nuove norme del diritto societario - il Collegio ha avuto specifici incontri con i dirigenti aziendali preposti ad alcune Direzioni aziendali per ottenere, tra l'altro, le informazioni necessarie a valutare l'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile.

Durante l'anno sono state effettuate 45 verifiche, che si sono svolte anche presso Sedi Regionali e Uffici di Corrispondenza esteri: gli esiti delle verifiche, quando ritenuto necessario, sono stati portati all'attenzione del Presidente e del Direttore Generale.

Specifici incontri, inoltre, si sono avuti con la Società di revisione PWC, nell'ambito dei quali sono state chieste notizie anche sul controllo contabile, svoltosi regolarmente. Nel corso dell'esercizio non sono pervenute denunce e nessun fatto censurabile ci è stato segnalato con riferimento all'art. 2408 C.C.. Non abbiamo conoscenza di altri fatti o aspetti di tale natura di cui dare menzione all'Assemblea.

L'Organismo di Vigilanza ha, periodicamente, fatto pervenire proprie relazioni con le quali oltre a informare il Collegio della progressiva introduzione in azienda delle disposizioni previste dal D.Lgs. 231/2001, segnalava alcune carenze del sistema attualmente in via di aggiornamento e dava anche costanti informative della propria attività svolta in collegamento con l'Internal Auditing. Il Collegio, inoltre, con la relazione ricevuta il 28 gennaio 2009 ha preso anche atto dell'attività del Comitato Etico.

Nel 2009, i Sindaci hanno partecipato a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione (n. 43 per 48 giornate) durante le quali hanno ottenuto dagli Amministratori informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonchè sulle operazioni di maggiore rilievo economico finanziario e patrimoniale effettuato dalla Società, avuto riguardo alle loro dimensioni o caratteristiche.

Rammentiamo, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione, anche per il 2009, secondo quanto deliberato nelle sedute del 10 e 26 maggio 2009, in analogia alla delibera del 25 ottobre 2005 - così come previsto dall'art. 26 dello Statuto Sociale - ha conferito ai propri componenti - nell'ambito dei due Comitati istruttori per l'Amministrazione e per l'Organizzazione appositamente costituiti - "speciali incarichi" volti, principalmente, all'approfondimento di problematiche di carattere strategico. Il Collegio Sindacale, da parte sua, nel corso dell'esercizio ha rilasciato i prescritti pareri ai sensi dell'art. 2389 comma 3 C.C. inerenti i suddetti "speciali incarichi".

Vi segnaliamo, inoltre, che, nel 2009, sono state convocate 3 Assemblee dei Soci alle quali il Collegio ha sempre partecipato. La Società ha redatto il bilancio di esercizio 2009 adottando i principi contabili e i criteri di valutazione nella prospettiva della continuità aziendale e nel rispetto delle disposizioni di cui all'art. 2423 C.C. e seguenti. Il bilancio della Rai SpA al 31 dicembre 2009 - consegnatoci dal Consiglio il 26 maggio u.s. e ora sottoposto alla Vostra approvazione - è espresso in Euro, senza frazioni decimali, come disposto dall'art. 2423, comma 5 C.C.; esso è composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Nota Integrativa ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione. Al riguardo Vi possiamo attestare che - anche sulla base degli incontri avuti con la società di revisione PWC - tale bilancio, in tutte e tre le sue componenti, è formulato nel rispetto della disciplina di Legge.

Nella Relazione sulla Gestione - alla quale rinviamo per informazioni più dettagliate - gli Amministratori riferiscono, innanzitutto, che il bilancio al 31 dicembre 2009 della Capogruppo chiude con una perdita di 79,9 milioni e quello consolidato di Gruppo con una perdita di 61,8 milioni; espongono poi i fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio 2009. In merito all'andamento delle risorse, si soffermano in particolare sui ricavi da canone e da pubblicità formulando specifiche considerazioni; su tali aspetti anche il Collegio ha già più volte soffermato la sua attenzione.

Gli Amministratori sottolineano che il canone di abbonamento unitario, che nel 2009 è stato aumentato di 1,5 Euro, ha raggiunto così l'importo di 107,5 Euro, ciò nonostante esso rimane tra i più bassi di Europa; a fronte del quale, peraltro, come già rilevato in precedenza, si registra il più alto tasso di evasione stimato non lontano dal 30% con riferimento al canone ordinario che determina una perdita di ricavi che dovrebbe attestarsi su circa 500/600 mil/anno; molto elevato è anche il tasso di evasione del canone speciale. Il negativo fenomeno potrebbe essere contrastato con nuovi strumenti normativi, come già avviene in altri paesi europei, e con la contestuale revisione dei meccanismi di riscossione.

Le entrate per la pubblicità nel 2009 hanno registrato una flessione di circa il 17% per lo più come conseguenza della grave crisi del mercato.

Pertanto solo attraverso provvedimenti sulle risorse pubbliche attuati attraverso misure di contrasto all'evasione del canone ordinario (senza ritocchi dell'importo unitario) la Rai potrebbe risanare i suoi conti considerando inoltre che analoghe misure andrebbero adottate anche per l'evasione, percentualmente più consistente, dei canoni speciali.

Dal lato dei costi, gli Amministratori sottolineano che è proseguita l'opera di forte contenimento ed efficientamento, operando anche sui palinsesti di tutte le strutture.

Nel 2009 la Rai ha proceduto all'operazione di fusione della controllata (99,94%) Rai Click con decorrenza dal 1° gennaio 2009 (patrimonio netto 1,4 milioni di Euro). Al riguardo viene precisato che sia sotto l'aspetto economico che patrimoniale si sono avuti riflessi non rilevanti, come peraltro desumibile dai dettagli riportati nei vari prospetti contabili allegati al bilancio.

Gli Amministratori illustrano inoltre - come prescritto dall'art. 2428 C.C. - la situazione della Società e l'andamento della gestione nel suo complesso e nei singoli settori in cui opera anche attraverso proprie strutture e imprese controllate. Inoltre sono fornite, come previsto dalla normativa, notizie sull'attività di ricerca e sviluppo, sui rapporti con le società controllate e collegate, sulla prevedibile evoluzione della gestione, sui fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio, nonchè sugli obiettivi e sulle politiche in tema di gestione del rischio finanziario, l'esposizione al rischio di tasso, di credito e di liquidità, adempiendo così agli obblighi di informativa riguardo ai principali rischi per la Società e il Gruppo.

Risultano - inoltre - elaborate tre tavole per l'analisi economica, patrimoniale e finanziaria della gestione, con lo scopo di dare un'efficace "chiave di lettura" del bilancio.

Un cenno è dedicato anche agli esiti della Contabilità separata, che nel 2009 è stata applicata - secondo le norme in vigore - al bilancio al 31 dicembre 2008 (ultimo bilancio approvato) e sottoposto alla revisione della società Deloitte & Touche. I risultati hanno posto in evidenza che - differentemente da quanto stabilito dall'art. 47 del Testo Unico della Radiotelevisione - le risorse pubbliche (canone) non coprono integralmente i costi del Sevizio Pubblico; il disavanzo del 2008, infatti, è risultato essere di 548,4 milioni di Euro, che è sceso a 335,3 milioni dopo l'attribuzione della quota di pubblicità (213,1 milioni) al palinsesto del Servizio Pubblico medesimo.

Nel capitolo dedicato al Contratto di Servizio viene descritto il quadro dei compiti prioritari nei quali si inseriscono le linee guida per il nuovo Contratto per il triennio 2010-2012 in corso di rinnovo; l'ultimo è scaduto il 31 dicembre 2009.

È da segnalare, poi, il capitolo dedicato all'assetto del mercato televisivo che negli ultimi anni ha conosciuto il lancio e il consolidamento delle nuove piattaforme multicanale che hanno modificato lo scenario competitivo caratterizzato dalla maggiore articolazione delle piattaforme di diffusione. Il 2009 è stato caratterizzato dalla progressiva transizione al Digitale Terrestre che a fine anno ha raggiunto circa il 30% della popolazione; entro il 2012, come stabilito dalle specifiche norme, sarà completato il programma di digitalizzazione di tutto il territorio nazionale per il quale è previsto un investimento di circa 300 milioni di Euro.

L'offerta televisiva in chiaro, nelle aree coperte con questa nuova tecnologia, conta ormai 13 canali. Pertanto, risulta fondamentale, come sostenuto nella Relazione, che anche per affrontare tale impegnativo programma siano garantite alla Rai - in presenza di un mercato pubblicitario in flessione e la limitata assegnazione dei contributi pubblici - maggiori risorse da canone attraverso l'abbattimento dell'elevato tasso di evasione e il recupero - in tutto o in parte - dei mancati ricavi di altri 500/600 milioni di Euro in ragione d'anno in cui si è detto in precedenza.

Queste valutazioni assumono forza ancora più cogente se si considera che il Servizio Pubblico in primo luogo è chiamato alla salvaguardia del pluralismo dei mezzi di comunicazione radiotelevisiva, ma questo deve avvenire senza alterare i principi generali di concorrenza e di mercato. Per raggiungere questi obiettivi è necessario dunque garantire l'indipendenza editoriale e istituzionale del Servizio Pubblico televisivo.

Per salvaguardare al tempo stesso l'indipendenza e la capacità competitiva della Rai, senza alterare gli equilibri di mercato, appare dunque necessario, al tempo stesso, migliorare la propria efficacia gestionale, anche attraverso una diversa velocità di azione operativa, e adeguare rapidamente la propria struttura organizzativa alle mutate condizioni di mercato.

In assenza di elementi migliorativi dal lato dei ricavi quale il contenimento dell'evasione con il parallelo e corretto utilizzo della Contabilità separata, il Collegio non può non esprime la propria preoccupazione per il peggioramento dei risultati di bilancio e del previsto risultato negativo del 2010.

La Nota Integrativa espone i criteri di valutazione adottati e riporta, con l'ausilio anche di alcuni prospetti di dettaglio, gli altri elementi informativi richiesti dall'art. 2427 C.C.; vengono - fra l'altro - specificate, con riferimento alle varie disposizioni normative, le rivalutazioni operate sulle immobilizzazioni materiali ancora iscritte in bilancio.

Tutte le voci di Stato Patrimoniale e Conto Economico sono poste a confronto, come prescritto dall'art. 2423 ter, comma 5 C.C., con quelle corrispondenti del bilancio al 31 dicembre 2008 fornendo anche indicazioni sulle motivazioni degli scostamenti.

Presso la sede della Società risultano depositate, come disposto dall'art. 2429 (terzo comma) C.C., le copie integrali dell'ultimo bilancio delle Società controllate accompagnato dalle relazioni dei relativi Collegi Sindacali e dalla relata di certificazione delle rispettive società di revisione, nonchè un prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell'ultimo bilancio delle Società collegate.

Sul piano valutativo-contabile, per quanto di competenza del Collegio Sindacale, facciamo rilevare che condividiamo i criteri di valutazione enunciati per le singole poste che, invariati rispetto a quelli seguiti nel bilancio 2008, sono in linea sia con i principi generali indicati dall'art. 2423 bis C.C. sia con le più particolari prescrizioni contenute nel successivo art. 2426 C.C..

Desideriamo, inoltre, precisarVi che:
. nell'attivo dello Stato Patrimoniale non figurano - sotto la voce immobilizzazioni immateriali - costi di impianto e ampliamento, nonchè di ricerca, sviluppo e pubblicità aventi utilità pluriennale;

. i crediti per imposte differite attive - esposti nei limiti dei benefici fiscali ottenibili in esercizi futuri - sono relativi all'imponibile fiscale negativo dell'esercizio che trova integrale compensazione con gli imponibili fiscali delle controllate nell'ambito del consolidato fiscale 2009;

. il fondo imposte differite ha evidenziato una diminuzione per effetto del rientro delle differenze temporanee di reddito relative agli ammortamenti anticipati fiscali su immobilizzazioni materiali e su programmi stanziati nei precedenti esercizi;

. nell'esercizio non si sono verificati "casi eccezionali" per i quali si è reso necessario il ricorso alle deroghe di cui all'art. 2423 comma 4 C.C..

La Rai ha aderito, già dall'esercizio 2004, alla procedura prevista dall'art. 117 del TUIR, come modificato dal D.Lgs. 344/2003, vale a dire il c.d. "consolidato fiscale".

Si ritiene poi utile - ai fini conoscitivi - integrare la presente relazione con le considerazioni che vengono qui di seguito formulate.

Il grave fenomeno dell'evasione dal pagamento del canone di abbonamento - tema sul quale si è soffermata anche la Corte
dei Conti nella Relazione resa alle Camere il 4 dicembre 2008 - è assolutamente inaccettabile; anche in considerazione della tenuità della sua misura nel confronto con gli analoghi canoni pagati negli altri paesi europei: il contrasto all'evasione del canone ordinario e speciale deve essere perseguito, pertanto, con decisione per il rispetto dovuto alle prescrizioni dell'Ordinamento e per i rilevanti danni che esso arreca al bilancio della Concessionaria e a quello dello Stato sia nella veste di Azionista al 99,56% che di titolare di una quota parte del canone medesimo.

Le rilevantissime risorse illegittimamente sottratte al bilancio della Rai, oltre ad avere potenziali riflessi negativi sulla qualità del prodotto televisivo, mettono a rischio l'integrità patrimoniale aziendale in quanto, come visto, in questi ultimi anni non vi è stata più la possibilità di compensazione, sia pure parziale, con il buon andamento dei ricavi da pubblicità in quanto anch'essa in calo.

Il Collegio Sindacale - avvalendosi, come di consueto, anche delle informazioni acquisite presso la Direzione Internal Auditing e dei contatti avuti con la società di revisione PWC - si è soffermato sullo stato delle procedure e, quindi, del controllo interno, con riferimento sia alla Rai SpA sia al Gruppo.

Quanto alla Rai SpA, il processo di aggiornamento e completamento del sistema organico di procedure, nel suo complesso, continua ancora a non essere ultimato.

Il Collegio - pertanto - rinnova la raccomandazione, già fatta in precedenza, di proseguire con maggiore impegno nel completamento e nell'aggiornamento del compendio di procedure in tempi rapidi al fine di disporre di un più integrato sistema dei controlli interni. Uguale impegno il Collegio raccomanda che venga dedicato al così detto "Sistema 231" vale a dire all'aggiornamento del Modello Organizzativo previsto dal Decreto, all'implementazione della formazione dei soggetti interessati e del sistema sanzionatorio interno.

Si aggiungono, infine, brevi considerazioni sulla Direzione Internal Auditing la cui attività è stata dedicata oltre che ai compiti propri della funzione, finalizzati alla sistematica revisione delle diverse aree aziendali, anche a impegnativi approfondimenti su fatti specifici di gestione svolti su richiesta della Direzione Generale, come peraltro è avvenuto negli anni passati. Quest'ultimo tipo di lavori ha assorbito una parte significativa delle risorse della Direzione, andando a discapito del programma di lavori tipico della funzione che risulta particolarmente importante nell'ambito della gestione dell'Azienda.

Si è constatato, inoltre, che la Direzione continua anche a collaborare alle istruttorie per l'attività dell'Organismo di Vigilanza, come da questo richiesto; inoltre, personale della Direzione è presente anche negli Organismi di Vigilanza delle società controllate a eccezione di RaiNet e Rai Way.

Il Collegio, pertanto, ritiene opportuno, alla luce dei crescenti impegni della Direzione come sopra illustrato, che venga valutata l'opportunità di adottare adeguate misure gestionali idonee a consentire all'Internal Auditing di svolgere ancora più compiutamente, sulla Rai e sul Gruppo, l'attività tipica della funzione.

Quanto ai rapporti tra Rai e società del Gruppo, il Collegio Sindacale raccomanda di rafforzare mediante opportuni interventi - attraverso l'emanazione e la formalizzazione di procedure relative ai principali processi aziendali, secondo un programma di medio termine - l'uniformità dei "comportamenti" di Gruppo, esteso anche alle aree non strettamente amministrative, al fine, tra l'altro, di sviluppare un sistema di controllo interno di Gruppo.

Per tutto quanto sin qui esposto e considerato, esprimiamo parere favorevole per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2009 che - come proposto dal Consiglio di Amministrazione - chiude con una perdita di 79.929.950,22 Euro; condividiamo, altresì, l'ulteriore richiesta, contenuta nella stessa proposta di delibera, riguardante la copertura della perdita di Euro 79.929.950,22 mediante l'utilizzo di:

- Altre riserve - avanzo di fusione, per pari importo.

Roma, 10 giugno 2010

I Sindaci Effettivi

Dr. Domenico TUDINI
Prof. Gennaro FERRARA
Prof. Paolo GERMANI

RAI: Rai 
Radio Televisione Italiana