Quanta verità può sopportare un uomo? In questo nuovo ciclo di Uomini e Profeti proveremo a riflettere sulla verità, questione tanto più attuale in un tempo come il nostro, sempre meno abituato a confrontarsi con essa. Da una parte la verità ci appare frantumata, dispersa, quasi inattingibile per l'uomo. Allo stesso tempo però, l'eccessiva sicurezza in una verità assoluta ed incontrovertibile, può sfociare in pericolosi fondamentalismi. Con l'aiuto del filosofo Salvatore Natoli, la cui ricerca si è recentemente focalizzata sulla relazione tra linguaggio ed etica, cerchiamo di tracciare in questa prima puntata una storia della verità a partire dall'antichità classica. Libri: Eschilo, Agamennone Parmenide, Sulla natura Martin Heidegger, Parmenide, Adelphi, Milano, 1999 Friedrich Nietzsche, Ecce Homo, Adelphi, 1991 Ecco ritorna la fatica tremenda della vera profezia, che mi sconvolge e mi scuote già al suo preludio! Ecco vedete quelli seduti nella reggia? Sono bambini e assomigliano a fantasmi di un sogno...sono bambini, sono morti, sì uccisi e gli assassini sono i loro cari, a cui cari non sono: e quelle mani piene di carni, che delle proprie carni si nutrono, cuore, fegato, viscere, pasto miserabile di cui saziarsi! Ecco, ora si vede, il padre guasta la loro carne! Per tutto quanto è accaduto io vi dico che chi sta tramando vendetta è un leone vigliacco, che si rivolta tra le coltri del letto come un animale domestico, ahimè, e stando nella sua casa trama contro il padrone che torna (...) E su tutto questo, anche se non mi credi, è lo stesso: che improta? Il futuro arriverà: e anche tu presto assisterai ai fatti, e dolorosamente dovrai ammettere che sono stata profetessa troppo veritiera. Eschilo, Agamennone