A scuola, nello sport, nelle diverse attività artistiche o culturali, nelle relazioni con gli altri i bambini vivono spesso la paura di non essere all’altezza. O di essere inferiori ai propri coetanei. Da qui agitazione, stress, nevrosi. Secondo uno studio tedesco, la competizione non è mai stata così elevata. Il 50 per cento sperimenta l’ansia da prestazione. Dovuta alla necessità di raggiungere un risultato positivo, in tutti i campi. Costi quel che costi. Il prezzo che i ragazzi pagano – per aver interiorizzato i desideri degli adulti, in famiglia e nei diversi contesti sociali – è a volte molto pesante. Come e cosa fare, dunque, per ridurre la competitività esasperata tra i giovanissimi? Fino a che punto la competizione è un fatto positivo e quando invece diventa un problema, un ostacolo alla crescita equilibrata di un bambino? La competizione elevata, quanto dipende dai genitori e quanto invece dall’ambiente in cui i bambini vivono? Ospiti: il prof.GUSTAVO PIETROPOLLI CHARMET, psichiatra, docente di psicologia dinamica alla Bicocca di Milano. Ha pubblicato “Cosa farò da grande?Il futuro come lo vedono i nostri figli” (editore La terza)e MASSIMO MOREZZI, fisioterapista e insegnante di scuola di calcio giovanile.