Il Terzo Anello - I luoghi della vita

DACIA MARAINI

  • Andato in onda:25/03/2007
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DACIA MARAINI

Dacia Maraini della scrittura la piu' amata 'donna' italiana e, forse, la piu' tradotta nel mondo e' l'ospite de I luoghi della vita. Nata a Fiesole nel 1936 dal famoso etnologo Fosco e dalla pittrice siciliana Topazia Alliata rievoca il Giappone (Sapporo) la tappa della prima infanzia, felice, con tanta neve nella piccola casa di legno, 'si doveva uscire dalla finestra'. Nel ' 43 la famiglia Maraini, insieme con altri italiani, fu internata in un campo di concentramento poiche' i genitori si rifiutarono di firmare l'adesione alla Repubblica di Salo'. Nel campo, la Maraini descrive le atroci privazioni e sofferenze insieme alle due sorelline: 'non c'era da mangiare, camminavo a quattro zampe, stavo per morire'. Alla fine della guerra - dice ancora la Maraini - non rientrammo subito, vidi Tokio rasa al suolo, il rientro su una nave e quindi a Parigi, poi, a Firenze in un collegio, stanca della vita randagia, infine a Bagheria a Villa Valguarnera ove, mancava tutto dal cibo ai vestiti, tranne i libri. Una casa piena di libri e la villa del settecento bellissima. Dacia racconta ancora del padre Fosco un intellettuale a tutto tondo e con svariati interessi, dalla fotografia ai lunghi viaggi quidi, come padre molto assente. Negli anni sessanta la scrittrice si trasferisce a Roma e va a vivere con il padre in un appartamento a Lungotevere A. da Brescia. Ricorda la grande terrazza, gli amici, frequenta il liceo e di nascosco legge la grande letteratura. Dacia Maraini definisce la Roma di allora 'fredda, scostante e attraente', io - prosegue - venivo da una piccola citta'. Ricorda tutti gli amici: Bellezza, Pasolini, Visconti, Bertolucci, Moravia e Laura Betti. Ci si incontrava a mezzogiorno da Rosati a Piazza del Popolo, senza appuntamento, chi c'era c'era. Ora, non c'e' piu' un luogo ove si incontrano gli amici. Rievoca il compagno Alberto Moravia e il terrazzo sul Tevere, la passione comune per i viaggi insieme a PierPaolo Pasolini. Il viaggio in Africa, conosce Maria Callas e rimane colpita da una donna cosi' fragile, impaurita e dagli amori sbagliati. Pier Paolo viaggiatore instancabile, compagno meraviglioso, mai un lamento. E' stato bello lavorare con lui, in quindici giorni scrivemmo insieme la sceneggiatura de: 'Il fiore delle mille e una notte". Dacia e l'emozione nel vedere gi animali liberi: giraffe, leoni, tigri noi - dice - 'siamo in gabbia'. E' il 1962 la data del suo primo romanzo 'La vacanza' con la prefazione di Alberto Moravia, Alberto sempre generoso con i giovani. Sabaudia altro topos della storia sentimentale e letteraria di Dacia. Adele Cambria ospite intervenuta testimonia l'amicizia cresciuta nel tempo. Dacia - dice - all' Inizio era un cristallo bleu nel teatro 'Alla Maddalena', c'era Laura Betti che ci abbandono', Dacia lavorava ventiquattro ore sulla scrittura. Piera Degli Esposti altra ospite, raconta la Dacia scrittrice di teatro, un luogo in cui ci si interroga persino sullo sguardo di Dio. Da ultimo 'E tu chi eri' 'Il bambino Alberto', conversazioni sull'infanzia di alcuni artisti. P.P.Pasolini era un bambino ligio al dovere, bravo a scuola e racconta quando tornava dalla scuola con un fiocchetto rosso (premio) atteso con trepidazione alla finestra dalla madre.

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