Il Terzo Anello - I luoghi della vita

NANDO GAZZOLO

  • Andato in onda:12/11/2006
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NANDO GAZZOLO

Nando Gazzolo 'la voce'. Ospite a 'i luoghi della vita' ci conduce per mano alla propria biografia umana e artistica. Ligure di Savona, classe 1928. Rievoca l'infanzia difficile e con molta solitudine essendo i genitori, attori, separati. La figura materna e' fondamentale nella sua formazione, d'altronde - dice - 'ho vissuto solo con lei'. Conosce il padre a quattordici anni in una stanza d'albergo: un incontro breve - aveva fretta -. Gazzolo debutta a venti anni accanto ad Antonio Gandusio 'copiavo gli attori ascoltandoli da dietro le quinte'. Il suo primo lavoro Antonio e Cleopatra (ero Marcantonio), non avevo ambizioni. E.Pozzi amico d'infanzia ospite e compagno di recitazione di Gazzolo ricorda le serate dopo teatro a mangiare michette appena sfornate, le conversazioni sul latino e sulla matematica, i bombardamenti a Milano ove si educavano i bambini a fare la guerra. Eravamo in pieno regime fascista. Nando Gazzolo e la passione per la letteratura del novecento, legge poesie: ama Montale, Luzi, Caproni, Quasimodo e Pasolini. 'Supplica a mia madre' la piu' toccante. Doppiatore dei grandi del cinema anni sessanta (Brando,L.Oliver) e' contrario al doppiaggio: 'l'ho fatto per vivere', il doppiaggio e' falso, piu' che la voce e' importante il talento, attori bravissimi hanno pessime voce. Gazzolo e il teatro. Il teatro e' un rito sociale-religioso: le lunghissime prove, si lavorava con una serieta' commovente, oggi non e' piu' cosi': 'recitare con la testa non con le viscere' conclude. Lorenza Guarnieri altra ospite e partner nel 'Il servo di scena' testimonia l'esperienza bellissima di recitare con Gazzolo: 'c'e' da imparare tanto, e' un compagno di lavoro generoso, ti lascia padrona della scena' un attore inglese. Nando Gazzolo e l'amore per Shakespeare: ' ha detto tutto sull'uomo in modo espressivo ed eccezionale, Shakespeare e' magico ed ha un modo di esprimersi filosofico'. L'attore accenna alla propria analisi junghiana con E.Bernhard: ' dovevo tagliare il cordone ombelicale con mia madre'. Racconta di F.Fellini il capostipite di E.Bernhard 'misterioso e arcano'. Conclude leggendo poesie.

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