Il nuovo contratto di lavoro dello stabilimento Fiat di Mirafiori ha dato il via ad uno stravolgimento nel rapporto tra lavoratori e imprenditori e riaperto il dibattito sulla contrattazione. Deve essere nazionale o aziendale? E quale futuro per il sindacato? Ad Agorà ne hanno discusso Tito Boeri, economista della Voce.info, Giuseppe Farina, segretario generale Fim, Giorgio Airaudo sindacalista Fiom, Sebastiano Barisoni giornalista di Radio24. Si è parlato dello sciopero dei metalmeccanici proclamato iI 28 di gennaio contro l’accordo di Mirafiori e di Pomigliano, dei livelli di contrattazione, e di alcune imprese, come la ex Sandretto di Collegno, la Embraco di Chieri, la Micron, la Exide, secondo la Fim, dove sono stati stipulati accordi ben piu’ pesanti per i lavoratori di quello della Fiat e ben prima di quello di Mirafiori. In molti casi, sostiene la Fim, gli accordi sono stati sottoscritti anche dalla Fiom. Anche se a detta de la Fiom non ci sono altri veri casi Mirafiori, ma singoli accordi integrativi del contratto nazionale che migliorano le condizioni di lavoro. Sembra comunque che deroghe e altre forme di superamento del contratto nazionale siano in aumento un po’ ovunque. Con l'inviato Pasquale Filippone siamo andati proprio alla Ex Sandretto e alla Embraco, due fabbriche metalmeccaniche di Torino per capire quali accordi sono stati sottoscritti tra azienda e lavoratori e che effetto hanno avuto.