Protagonista della puntata di questa settimana è Venere, dea dell’amore e della bellezza.
Umberto Broccoli, ripropone alcuni episodi del mito di questa divinità impegnata a suscitare nel mondo della natura e degli uomini l’amore e la passione. In apertura un brano in cui Venere gioca con il figlio, Eros, per convincerlo a colpire con i suoi dardi Medea e farla innamorare di Giasone: “Venere chiede al figlio il favore stabilito in cambio gli regalerà una palla leggera e veloce”. Ma la stessa dea non è immune dalla passione: “ C’era un bosco, fatto per l’adulterio, se non vi penetra il sole…E’ qui che Marte suole aspettare Venere”, e l’adulterio susciterà l’ira di Vulcano, marito tradito, che tende ai due una trappola infallibile: “Senza perder tempo fabbrica ad arte catene di bronzo, reti e lacci così sottili da sfuggire alla vista”.
Nata dalle acque del mare di Cipro, Venere amava intrattenersi e fare il bagno lì, nel suo luogo natale: Cosa rimane sull’isola di questi luoghi mitici? Tiziana Di Simone ne parla con Erato Kozakou-Markoullis, ministro degli esteri cipriota con la quale affronterà anche il tema della difficile situazione politica dell’isola.In chiusura alcuni versi di Martin Opitz: “La bellezza di questo mondo trascorre”.
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