Uomini e Profeti

Letture. 'Africa. Il dio che non ha nome' con Pietro Del Soldà. 1a puntata 'Nuvole nere, nuvole bianche'

  • Andato in onda:08/11/2006
  • Visualizzazioni:
Live

Letture. 'Africa. Il dio che non ha nome' con Pietro Del Soldà. 1a puntata 'Nuvole nere, nuvole bianche'

Quali religioni, quali fedi percorrono i territori africani? Quali concezioni del vivere e del morire si affermano in un continente dove la vita è cosi violentemente negata dalla fame, dalla sete, dalle malattie e dalle guerre. In questa nuova serie di Uomini e Profeti cercheremo di dare alcune tracce per la conoscenza e la comprensione delle religioni tradizionali africane, che si intersecano con l'Islam e con il Cristianesimo. Ci guida in questo viaggio africano il filosofo Pietro Del Soldà, che collabora da molti anni con l'organizzazione umanitaria Amref, accompagnato in questa prima puntata dallo studioso congolese Pombo Kipoy, docente della Pontificia Università Urbaniana. Libri: Bernardo Bernardi, Africa, Carocci Jean Reader, Africa: biografia di un continente, Oscar Mondadori, 2003 Birago Diop, I racconti di Amadou Koumba, prefazione di Mohamadou Kane, Pàtron, 1979. All'arcobaleno Arcobaleno, olà! Arcobaleno, tu che risplendi così in alto, al di sopra della grande foresta, tra le nuvole nere, squarciando il cupo cielo, su di te, vittorioso nella battaglia, tu hai sconfitto il tuono che ruggiva, che rombava cosi forte, adirato. Era arrabbiato con noi? In mezzo alle scure nuvole, squarciando il cupo cuelo, come la lama che taglia il frutto troppo maturo. Arcobaleno, o Arcobaleno. Arco potente del Cacciatore Che è alto nei cieli, del Cacciatore che insegue le mandrie di nubi, come un branco di elefanti atterriti, Arcobaleno, porgi il nostro ringraziamento. Diglielo! E che non sia adirato. Diglielo! E che l'ira non esploda. Diglielo! E che non uccida. Perché noi siamo terrorizzati, o Arcobaleno. Diglielo. (Quando l'arcobaleno compare durante una partita di caccia è considerato di buon auspicio; catturata la preda, il cacciatore ne preleva un pezzo e lo offre al dio con queste parole) Per te prelevo questo pezzo, a te appartiene, a te solo. Per te prelevo questo pezzo: non volgere altrove il capo! Si abbassino i tuoi occhi verso di me! Questa è la mia offerta. (invocazione tradizionale dei Pigmei del Gabon) Ascolta più spesso le cose che gli Esseri. La voce del Fuoco si ode, Odi la voce dell'Acqua. Ascolta nel Vento Il Cespuglio in singhiozzi: E' il soffio degli Antenati. Quelli che sono morti non se ne sono mai andati; Sono nell'Ombra che si rischiara E nell'Ombra che si ispessisce. I Morti non sono sotto la Terra: Sono nell'Albero che stormisce, Sono nel Bosco che geme, Sono nell'Acqua che scorre, Sono nell'Acqua che dorme, Sono nella Capanna, sono nella Folla: I Morti non sono morti. Ascolta più spesso le cose che gli Esseri. La voce del Fuoco si ode, Odi la voce dell'Acqua. Ascolta nel Vento Il Cespuglio in singhiozzi: E' il soffio degli Antenati, Il soffio degli antenati morti che non sono andati via, che non sono sottoterra, che non sono morti. Coloro che sono morti non se ne sono mai andati: Sono nel seno della Donna, Sono nel Bambino che vagisce E nel Tizzone che si accende. I morti non sono sotto la terra. Sono nel Fuoco che si spegne, Sono nella Roccia che geme, Sono nelle Erbe che piangono, Sono nella Foresta, sono nella Dimora. I Morti non sono morti. (Birago Diop da I racconti di Amadou Koumba)

Sito

Vuoi rivedere o riascoltare un altro programma?

Commenti

Riduci
Navigazione alternativa dei video correlati