Il Rabbino Benedetto Carucci Viterbi ci illustra, per tre puntate, in una nuova serie di Uomini e Profeti, i significati, le tradizioni e i precetti legati a una delle ricorrenze più importanti della religione ebraica: lo Shabbat (il sabato). Il termine Shabbat deriva dalla radice ebraica Shevat, cessare. Infatti, dal tramonto del venerdì a quello del sabato è prescritta la cessazione di qualsiasi attività lavorativa. Ma lo Shabbat non è soltanto il giorno della menucha, il riposo, e delle melakhot, le azioni che secondo la Torà non possono essere compiute. Il sabato è anche il giorno in cui si indossano gli abiti migliori e si recita il Kiddush (la santificazione della festa attraverso il vino), si accende la lampada sabbatica, si fa visita a parenti ed amici (purchè raggiungibili a piedi considerati i problemi di trasporto) e si leggono, studiano e discutono le Scritture. Il sabato è il giorno in cui l`uomo si dedica a se stesso e agli altri uomini per quello che sono e non per quello che hanno o fanno. Ricordando quel settimo giorno in cui Dio si riposò, lo Shabbat ricarica l`uomo di spiritualità, stabilendo un limite al suo dominio sulla natura. Libri: Abraham J. Heschel, Il sabato: il suo significato per l'uomo moderno, Rusconi Clara ed Elia Kopciowski, Le pietre del tempo: il popolo ebraico e le sue feste, Ancora Isidor Grunfeld, Lo Shabbat, Guida alla comprensione e all'osservanza del Sabato, La Giuntina, 2000