Protagonista della puntata odierna, di cui Umberto Broccoli traccerà un ritratto, è Michel Eyquem de Montaigne.
Non vi é una filosofia ben definita in Montaigne: nei lunghi anni del lavoro di redazione, il suo pensiero si é venuto orientando in modo sempre diverso, passando dallo stoicismo all'epicureismo e infine allo scetticismo. Nasce nel 1533 a Bordeaux, studia diritto in gioventù e in seguito ricopre cariche pubbliche a nella sua città natale; ma a partire dal 1571 si ritira a vita privata nel suo castello, una costruzione del XIV secolo a Saint-Michel-de-Montaigne nel Périgord, lontano dalle lotte politiche e religiose che insanguinano la Francia dei suoi tempi e, salvo brevi interruzioni, attende alla redazione e all'accrescimento dei suoi Saggi, fino alla morte, che lo coglie nel 1592.
Scopriamo qualcosa del Montaigne privato nella prima lettura: “Sono goloso al punto di mordermi la lingua, e a volte le dita per la fretta. Mi piacciono il pane scuro, il lardo, l’aglio, non amo il dolce. Da bambino disdegnavo zuccherini, marmellate, pasticcini”.
Nella seconda lettura, il pensiero di Montaigne, contrario alla tortura e alla pena di morte: “E’ un’invenzione pericolosa quella delle torture, e sembra che sia piuttosto una prova di resistenza che di verità”.
Nella terza lettura, una riflessione sull’incertezza del pensiero: “In quanti modi diversi noi giudichiamo le cose? Quante volte cambiamo idea? … la presente e l’ultima è sempre quella certa e infallibile”.
Per l’attualità Tiziana Di Simone intervista il presidente del parlamento europeo Jerzy Buzek, che parlerà delle preoccupazioni dei cittadini europei per la crisi, del trattato di Lisbona e di come comunica il parlamento europeo. Concluderà con un augurio di buone feste a tutti i cittadini italiani.
In collaborazione con le Teche RAI, un’intervista a Coco Chanel, che nel 1965 parla di moda femminile.
In chiusura una poesia del poeta turco Scia’ isma’il, “Non credere che tu sia andato via”.