Quale ruolo svolgono l'amore, la sessualità e il corpo nelle tradizioni religiose indiane? Quando nasce e come si sviluppa la poesia lirica nella civiltà indiana? Come si articolano i poemi dell'India antica e come si può interpretare la loro raffinata trama linguistica? Ne parliamo in una nuova serie di Uomini e Profeti, in due puntate, con Giuliano Boccali, studioso di Lingua e letteratura sanscrita e di Indologia. Libri: Giuliano Boccali e Daniela Rossella (a cura di), Poesia d'amore indiana. Nuvolo messaggero, Centuria d'amore, Le stanze dell'amor furtivo, Marsilio, Venezia, 2002 Giuliano Boccali, Tesori della poesia indiana, Milano, 1997 Giuliano Boccali, Tesori della lirica classica indiana, Torino 1994 L. Silburn, La kundalini o L'energia del profondo, trad. it. di F. Sferra, Adelphi, Milano 1997 Vatsyayana, Kamasutra, a cura di Cinzia Pieruccini, Marsilio Giro delle rinascite, ai tuoi confini estremi non sarebbe troppo lungo il cammino, se in mezzo non vi fossero, inguadabili - ahimé -, le donne che inebriano con gli occhi. (da Bhartrhari, Centuria sull'amore) Giaciglio di terra il giaciglio, ampio guanciale la liana delle braccia, baldacchino il cielo, flabello questa brezza soave, lume splendente la luna, assenza di passione la sua amante, distacco il suo piacere: felice in quiete dorme il saggio, nella cenere ricco come un re. (da Bhartrhari, Centuria sulla rinuncia)