con queste parole il filosofo tedesco Feuerbach sintetizza la sua concezione dell’individuo, che considera dominato dai bisogni e dal loro soddisfacimento. L’uomo non è più un’astrazione, ma un soggetto concreto, unico nella sua complessità. Lo spirito e il corpo non sono entità separate. L’uno e l’altro si condizionano a vicenda. Lo stesso modo di nutrirsi ispira le sue idee e le sue azioni. E influenza le sue caratteristiche personali e quelle del gruppo cui appartiene. Trascurando i limiti e gli eccessi schematici di questo pensiero ottocentesco, bisogna ammettere che c’è un fondo di verità. Lo confermano le più recenti scienze umane: dall’economia alla sociologia, dalla psicologia all’antropologia, alle ricerche sull’alimentazione. Le diete – come ogni attività umana - sono condizionate dai contesti storici, economici, culturali, sociali in cui gli uomini vivono. E a loro volta condizionano modelli ideali e stili di vita. Ma come è cambiata nel tempo la nostra alimentazione? Come sono nate le diverse tradizioni alimentari e che rapporto hanno con le diverse culture, con i diversi sistemi ideali, con le diverse religioni? Come sono riuscite e convivere o a integrarsi tra loro? E poi, che ruolo ha oggi la qualità del cibo che mangiamo sul nostro equilibrio psico – fisico? Ospiti: il prof. VINICIO SERINO docente di Antropologia e Sociologia dei processi culturali e dell’ambiente alla facoltà di Medicina per le scienze sanitarie all’Università di Siena, ha pubblicato” L'umanità a tavola. Visioni del mondo e culture alimentari. Elementi per una storia sociale del cibo” (Edizioni Edap); GIACOMO MOJOLI, tra i fondatori di Slow Food , già Presidente Internazionale di Slow Food, esperto in gastronomia e alimentazione, collabora all’Università di Scienze Gastronomiche ,sta preparando un progetto sul saper alimentare in famiglia, in casa, sulla convivialità .