Contenuti della pagina

Archivio

LA CALABRIA, FANALINO DI CODA IN ITALIA.
08 marzo 2012

“Quando fu il giorno della Calabria Dio si trovò in pugno 15.000 chilometri quadrati di argilla verde con riflessi viola. Pensò che con quella creta si potesse modellare un paese di Due milioni di abitanti al massimo. Teso in un maschio vigore creativo il Signore promise a sé stesso di fare un capolavoro …Diede alla Sila il pino, all’Aspromonte l’ulivo, a Reggio il bergamotto, allo stretto il pescespada, a Scilla le sirene, a Palmi il fico, a Cirò il vino… Assegnò Pitagora a Crotone, Cassiodoro a Squillace, San Nilo a Rossano, San Francesco a Paola, Telesio a Cosenza, Campanella a Stilo, Mattia Preti a Taverna, Alvaro a San Luca… Poi distribuì i mesi e le stagioni. Per l’inverno concesse il sole, per la primavera il sole, per l’autunno il sole, per l’inverno il sole. Volle che le madri fossero tenere, le mogli coraggiose, i figli immaginosi, gli uomini autorevoli, i vecchi rispettati, i mendicanti e gli infelici protetti, le persone fiere e leali, le bestie amate. Volle il mare sempre viola, la rosa sbocciante a dicembre, le campagne fertili, l’acqua abbondante, il profumo delle erbe inebriante. Operate tutte queste cose il Signore, soddisfatto, fu preso da dolce sonnolenza… Del breve sonno divino approfittò il diavolo per assegnare alla Calabria le calamità: le dominazioni, il terremoto, le alluvioni, il punto d’onore, l’Onorata Società, la vendetta, l’omertà, l’emigrazione. Finito questo lavoro toccò al maligno prender sonno, mentre si svegliava il Signore. Quando, aperti gli occhi, poté abbracciare la rovina recata dalla sua creatura prediletta, Dio scaraventò il diavolo nei profondi abissi del cielo. Poi, lentamente rasserenandosi disse: Questi mali sono ormai scatenati. Ma essi non impediranno alla Calabria di essere come io l’ho voluta. La sua felicità sarà raggiunta con più sudore, ecco tutto. UTTA A FA JUORNU, C’A NOTTI E’ FATTA. Una notte che già contiene l’albore del giorno." Così descrive la creazione della Calabria, un calabrese DOC, scrittore e letterato del Novecento: Leonida Repaci. E nelle sue parole c’è tutto il bene e tutto il male di una Regione che, nonostante le difficoltà, continua a stupire per la bellezza e la varietà dei posti e per l’intelligenza, le idee, l’impegno di tanti suoi figli. E sono proprie le eccellenze di questa terra, fanalino di coda in Italia per sviluppo economico, le protagoniste della puntata di oggi. Ne parleremo con chi vive e lavora in Calabria. Con chi ha saputo comunicare, all’interno e all’esterno dei confini territoriali, la vitalità di questa terra. Rimuovendo pregiudizi e luoghi comuni. Ospiti:il dott. GIOVANNI PUGLIESE, presidente dell’Istituto Sant’Anna di Crotone; l'arch. ANTONELLA STASI, vicepresidente della Giunta della Regione Calabria; PINA AMARELLI, presidente dell’Azienda Amarelli (Fabbrica di liquirizia)e l'avv.EZIO PIZZI, presidente del Consorzio Bergamotto.

Ultimi media:

[an error occurred while processing this directive]