Il voto sul rendiconto dello Stato ha fermato lo schieramento di governo a solo 308 voti, contro i 322 astenuti. Subito dopo la sconfitta alla Camera Berlusconi è salito al Quirinale e ha trattato con il Presidente Napolitano le sue dimissioni, che sono state fissate a dopo l’approvazione della legge di stabilità. A seguire c’è stato un vertice notturno della maggioranza. Intanto ieri lo spread ha più volte battutto il suo stesso record, fino a sfiorare quota 500 e il rendimento si è avvicinato pericolosamente a 7, quota di “non ritorno”. Ne parliamo con Antonio Di Pietro, Stefano Menichini, Guido Crosetto, Rocco Buttiglione, Adolfo Urso e Giuseppe Sottile. Approfondimento dedicato ad un fenomeno triste e inquietante, messo in luce da un’inchiesta di Federico Ruffo: l’offrirsi a case farmaceutiche svizzere come cavie umane per testare nuovi farmaci è diventato una nuova, preoccupante fonte di reddito per chi, ormai disperato, non riesce più a trovare lavoro. Ne parliamo con il senatore Ignazio Marino, il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella e il sociologo Franco Ferrarotti.