I luoghi a maggior probabilità di inondazione erano già individuati e circoscritti sulle mappe del rischio che i geologi avevano accuratamente preparato da almeno vent’anni: è la dura verità che si impone riguardo all’alluvione sarda del novembre scorso. Una informazione di cui ora si deve far tesoro per il futuro, preoccupandosi di consultare con costanza la carta dei suoli. Graziano Pintus per il Tgr della Sardegna