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LE NUOVE PROFESSIONI
01 marzo 2011

Tutti gli Istituti di Ricerca economica e sociale concordano su un punto: in Italia sono il Turismo e l’Ambiente i settori che potranno garantire maggiori opportunità di lavoro ai giovani. A questi si aggiungono i settori tecnologici – a cominciare dall’informatica, dalla telematica e dalla robotica - che, tagliando trasversalmente tutti i comparti economici, garantiscono l’innovazione dei processi e dei prodotti alle imprese. Dando loro la competitività necessaria a uscire dalla crisi. Ma non mancano anche richieste di professioni più tradizionali: carpentieri, autoriparatori, falegnami, fornai e pastai, sarti, cappellai. Attività che sembrano essere del tutto trascurate dai giovani. Non a caso da anni gli artigiani lanciano appelli – a vuoto - perché le nuove generazioni si avvicinino di nuovo a questi mestieri, spesso in grado di coniugare manualità e creatività. Ma perché, nonostante vi siano queste opportunità, il lavoro è in caduta? La responsabilità sta nella scuola, nella formazione professionale, nella famiglia o nel contesto sociale e culturale che orienta i giovani verso scelte non sempre adeguate? Come se ne esce? Ospiti:WALTER PASSERINI,, giornalista de “La Stampa” , cura “Tutto lavoro” del lunedì;IVAN MALAVASI, Presidente del CNA e con GIORGIO NATALINO GUERRINI, Presidente Confartigianato e di Rete Imprese Italia.

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