Sostiene Bollani

Dopo il filmato tratto da Papavero rosso, (1955), coreografia originale nata nel 1927 per il Bolshoj di Mosca per la musica di Reinhold Gliere, Isa Danieli introduce il tema Musica e Regime raccontando la storia di Maria Judina, la pianista russa che commosse Stalin suonando il Concerto il la K488 per pianoforte e orchestra di Mozart. Stalin amava la musica e soprattutto l'opera, ma un suo cenno di disapprovazione per una nuova composizione poteva significare la fine del musicista. E' la storia di molti, fra i quali Šostakovič, che, con la sua tagliente "Lady Macbeth del Distretto di Mcensk" urtò profondamente Stalin, che lasciò la sala durante l'esecuzione; il giorno dopo il compositore fu accusato di formalismo dal politburo della musica e per molto tempo visse nel terrore. A volte, invece, sono le canzoni a prendersi la rivincita sui regimi, come in Portogallo, quando il giorno in cui cadde la dittatura, la radio trasmise Gràndola vila morena di José Alfonso, una canzone sin lì proibita, che diede il via alla rivoluzione dei Garofani. Molte le storie complicate dai rapporti con la politica anche per i musicisti del Sudamerica; violenza, esilio, ma anche storie come quella di Chico Buarque, che, con uno stratagemma, riusciva a eludere la censura. Stefano Bollani canta “Apesar di você” di Chico Buarque.