Uomini e Profeti

Domande. 'Memoria: profezia del presente'

  • Andato in onda:26/01/2005
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Domande. 'Memoria: profezia del presente'

La memoria della Shoah raccomanda un riflessione anche sulle altre tragedie del Novecento causate dall'odio e dal razzismo. La strage nazista non colpì solo la comunità ebraica ma anche quella dei Rom e Sinti sulle cui sofferenze si deve fare ancora piena luce. Con Giorgio Bezzecchi, Segretario Nazionale dell' Opera Nomadi, parleremo per comprendere meglio questa pagina di storia. Ad aiutarci in tal senso una recente pubblicazione Il Porrajmos dimenticato. Le persecuzioni di Rom e Sinti in Europa curata dall'Opera Nomadi e realizzata con il contributo dell' Unione Comunita' Ebraiche Italiane. Inoltre parleremo del valore della tolleranza e dell'accoglienza con il pastore valdese Giuseppe Platone e con lo storico Adriano Prosperi che hanno partecipato all' incontro cattolico-valdese di Pinerolo e al convegno "Religione - Violenza - Non Violenza", in occasione della inaugurazione di una statua, che ricorda i valdesi uccisi in Austria nel 1398. La stauta e` dedicata a tutte le stragi causate dall'intolleranza. Segnalazioni: Il Porrajmos dimenticato. Le persecuzioni di Rom e Sinti in Europa, Dvd e libro a cura dall'Opera Nomadi con il contributo dell'UCEI. Guenter Lewy, La persecuzione nazista degli zingari, Einaudi Otto Rosenberg, La lente focale. Gli zingari nell'Olocausto, a cura di Ulrich Enzensberger, Gli specchi Marsilio, Venezia 2000 (vedi la nostra piccola biblioteca) Alice Ricciardi von Platen, Il nazismo e l'eutanasia dei malati di mente, Le Lettere Matteo Pierro, Fra Martirio e Resistenza. la persecuzione nazista e fascista dei Testimoni di Geova, Editrice Actac Giorgio Tourn, I valdesi identita' e storia, Claudiana Zmerinka era un grosso villaggio agricolo, in altri tempi luogo di mercato, come si poteva dedurre dalla vasta piazza centrale... ora rigorosamente vuota: solo, in un angolo, all'ombra di una quercia, era accampata una tribù di nomadi, visione scaturita da millenni lontani... Erano più famiglie, una ventina di persone, e la loro casa era un carro enorme...trainato da quattro cavalloni pelosi che si vedevano pascolare poco oltre... Chi erano, donde venivano e dove andavano? Non sapevamo: ma in quei giorni li sentivamo singolarmente vicini a noi, come noi trascinati dal vento, come noi affidati alla mutabilità di un arbitrio lontano e sconosciuto, che trovava simbolo nelle ruote che trasportavano noi e loro, nella stupida perfezione del cerchio senza principio e senza fine... (da Primo Levi La Tregua, Einaudi). vava sero po tute i kerava jek sano ot mori i taha jek jak kon kasta vasu ti baro nebo avi ker kon ovla so mutavla kon ovla ovla kon as ovi me ava palan ladi me ava palan bura ot croiuti (Poserò la testa sulla tua spalla e farò un sogno di mare e domani un fuco di legna perché l'aria azzurra diventi casa chi sarà a raccontare chi sarà sarà chi rimane io seguirò questo migrare seguirò questa corrente di ali) da KHORAKHANE' "a forza di essere vento" di Fabrizio De Andre'

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