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IL QUALUNQUISMO
24 gennaio 2011

Il termine nasce in Italia nel 1944, quando il commediografo e giornalista Guglielmo Giannini fonda a Roma “Il Fronte dell’Uomo qualunque”. Un partito politico sorto intorno all’omonimo giornale. Lo scopo è quello di dare voce alle opinioni dell’uomo della strada, oppresso dai partiti e dallo Stato. Poi, col tempo Qualunquismo ha acquisito significati diversi, spesso dispregiativi. Pur mantenendo alcuni elementi comuni: - individualismo sfrenato; - generica sfiducia nelle istituzioni e nello Stato, veduti come perniciosi alla libertà e alla autonoma evoluzione del singolo; - avversione a ogni forma di rappresentanza: associazioni, sindacati, partiti, chiese; - disinteresse verso ogni esigenza collettiva; - disincanto verso i sistemi sociali, culturali, etici e morali; - opportunismo e cinico trasformismo. Ma oggi chi è qualunquista? E cosa significa esserlo? Che valore, positivo o negativo, gli attribuisce la Società contemporanea? Ospiti: il prof. FRANCESCO PITOCCO docente di storia moderna alla Sapienza, studioso di Storia delle Mentalità e il Prof. Paolo DE NARDIS. Professore di Sociologia presso la Facoltà di Sociologia dell’Università La Sapienza di Roma.

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