L’emergenza economica torna al centro dell’attenzione della politica. E si torna a parlare di tasse. Berlusconi, al Tg1, accusa le opposizioni ”vecchie forze politiche che hanno moltiplicato otto volte il debito pubblico negli anni del consociativismo” di voler tassare gli italiani con una patrimoniale “un gigantesco esproprio”. Berlusconi e’ un mentitore, ribatte Bersani al Tg2. “Noi siamo contrari”. “E’ lui che sta mettendo la patrimoniale sulle piccole imprese nel decreto sul federalismo”. E nelle scorse settimane, come vedremo meglio, si e’ riaperto anche il dibattito sulla tassazione delle rendite finanziarie. Ma quanto è utile l’imposta patrimoniale per abbattere il debito pubblico? Ed e' giusto tassare le rendite finanziarie? Ad Agora' ne hanno discusso Santo Versace deputato del Pdl, Stefano Fassina responsabile economia del Pd, l’economista Emiliano Brancaccio e il giornalista Oscar Giannino. Le rendite finanziarie, piu’ correttamente redditi da capitale, sono tassate oggi al 12.50%. L’attuale regime e’ entrato in vigore nel 1997 durante il governo dell’Ulivo. L’aumento della tassazione era uno dei punti forti della campagna elettorale di Prodi nel 2006, con Rifondazione che chiedeva di portare l’aliquota al 20%. Prodi, proprio su questo terreno, rischio’ di perdere le elezioni. Successivamente il Pd si e’ schierato sulla stessa linea. Di recente Giancarlo Fini ha rilanciato, proponendo di portarle al 24-25% per finanziare la riforma Gelmini. Con l'inviato Pasquale Filippone abbiamo cercato di capire cosa ne pensano gli italiani.