Domenica scorsa in Val di Susa si è svolta l’ultima manifestazione di protesta contro la costruzione della Tav, la ferrovia ad altà velocità che dovrebbe collegare Torino e Lione, ma che nel più ampio progetto europeo dovrebbe unire Lisbona a Kiev. Una protesta pacifica nonostante il clima si preannunciasse teso. Da venti anni ormai gli abitanti della valle lamentano un’invasione di territorio. Quali le loro ragioni? Non tutti però sono contrari e in molti riconosco al progetto un ruolo fondamentale per lo sviluppo del territorio, non solo quello piemontese. A discuterne con Andrea Vianello: Michele Scandroglio, deputato Pdl; Vittorio Cogliati Dezza, presidente Legambiente; Claudio Giorno, movimento No Tav, e in collegamento da Milano Giuseppe Cruciani, giornalista di Radio 24