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Letture: 'Le luci di Shabbat' con Benedetto Carucci Viterbi. 2a puntata 'Il palazzo nel tempo'

  • Andato in onda:27/04/2006
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Letture: 'Le luci di Shabbat' con Benedetto Carucci Viterbi. 2a puntata 'Il palazzo nel tempo'

Il Rabbino Benedetto Carucci Viterbi, in questa seconda puntata dedicata allo Shabbat, si sofferma sul valore del Tempo alla luce del Sabato. "Il Sabato non è al servizio dei giorni feriali; sono invece i giorni feriali che esistono in funzione del Sabato" (Zohar, I, 75). E come Dio riposò, benedisse e santificò il settimo giorno, così l`uomo si riposa, benedice e santifica lo Shabbat per mezzo di gesti che evidenziano la spiritualità ebraica del particolare. Ogni gesto, ogni pensiero fatto in settimana è compiuto in vista del Sabato, il giorno di festa, in cui la famiglia, con i suoi ospiti, si trova attorno alla tavola apparecchiata sapientemente dalle donne. La tovaglia pulita, un tovagliolo speciale per coprire le challoth - i pani del Sabato -, il bicchiere contenente il vino che serve per la santificazione, le candele del Sabato e i cibi prelibati: tutto esprime l`amore del Sabato, l`amore per il Tempo dedicato al dominio di sé. Il settimo giorno è un palazzo che noi costruiamo nel tempo. E` fatto di anima, di gioia e di reticenze. Nella sua atmosfera, la disciplina ricorda la vicinanza con l`eternità. (da Abram J. Heschel, Il Sabato. Il rapporto tra Dio e l`uomo in un classico della spiritualità contemporanea Fra tutti i doni del Cielo, il più caro ai due sposi era il sabato. Il venerdì pomeriggio Shmul-Leibele riponeva gli strumenti di lavoro e smetteva di lavorare. Al bagno rituale arrivava sempre tra i primi, immergendosi quattro volte nell`acqua, perché quattro sono le lettere del nome divino; poi aiutava il custode della sinagoga a infilare le candele nei lampadari e nei candelabri. Shoshe, che per tutta la settimana lesinava il centesimo, il venerdì non badava a spese. Infornava torte, biscotti e pane per il sabato. D`inverno preparava polpettoni con collli di pollo ripieni di pasta e grasso fuso e d`estate faceva budini di riso o di tagliatelle conditi con grasso di pollo e spolverizzati di zucchero o cannella. Non dimenticava mai di mettere un osso pieno di midollo in mezzo al piatto forte, formato di patate e grano saraceno oppure di orzo perlato e fagioli, e per assicurasi che cuocesse a puntino sigillava il forno con un avanzo di pasta da pane. Shmul-Leibel assaporava ogni boccone e a ogni pasto del sabato esclamava: "Shoshe, amore mio, che piatto da re! Che sapore di paradiso!" "Buon appetito, e buon pro ti faccia!" rispondeva lei. (da I. Singer, Racconti: Breve venerdì) Libri: Abram J. Heschel, Il Sabato. Il rapporto tra Dio e l`uomo in un classico della spiritualità contemporanea. Garzanti I. Singer, Racconti, Mondadori Talmùd. Il trattato delle benedizioni, a cura di Sofia Cavalletti. Tea, religioni e miti.

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