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LE SALE DA GIOCO
22 febbraio 2011

La passione per il gioco è da sempre una caratteristica degli italiani. Ma mai come ora il gioco è diventato parte integrante della nostra vita. Un fenomeno che la crisi economica ha ulteriormente diffuso, alimentando speranze di guadagno e di sicurezza. Nel nostro Paese almeno l’80 per cento della popolazione adulta accede alle diverse tipologie di gioco. E in pochi anni l’Italia è diventato il quinto paese al mondo per spesa procapite legata a questa attività. Complessivamente, ogni giorno si giocano quasi 160 milioni. E mentre i giochi tradizionali – lotto, ippica e totocalcio – perdono colpi, vanno alle stelle gli incassi degli apparecchi da intrattenimento, le cosiddette Newslot. Seguite dalle Lotterie. Non a caso, in tutte le città e paesi italiani sorgono come funghi i Centri Gioco. Per passatempi elettronici e tradizionali, o per scommesse sportive. E non a caso, tra le strutture che offrono lavoro per i giovani, molte appartengono a questa categoria. Ospiti:il prof.GIANFRANCO PECCHINENDA , preside della Facoltà di Sociologia della Federico II di Napoli , insegna “Sociologia della Comunicazione”, studioso dei processi di rappresentazione del sé attraverso le tecnologie e dei videogiochi. Ha pubblicato “Videogiochi e cultura della simulazione. La nascita dell'«homo game»”, Laterza , 2011; e il prof. DONATO VERRASTRO, vicepresidente dell’Osservatorio Internazionale sul Gioco e ricercatore di Storia Contemporanea all’Università di Salerno.

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