Dalla trincea della Pretura al Maxi-Processo, dalla Commissione Anti-Mafia al Ministero e alla DNA, poi di nuovo, per cinque anni, a capo della Procura di Palermo e, dal 12 ottobre 2005, Procuratore Nazionale Antimafia; giudice al tribunale di Palermo dal 1984, nell’85 è Giudice a latere nel processo a 476 mafiosi concluso due anni dopo con 19 ergastoli e migliaia d’anni di carcere; dal 1988 al 1991, consulente alla Commissione Parlamentare Antimafia, lavora con Giovanni Falcone; per forza di cose uno dei maggiori esperti di Mafia, dal 10 aprile è in libreria con Liberi tutti - Lettere a un ragazzo che non vuole morire di mafia, autobiografia e appello appassionato ai giovani del Sud