Un’altra ricca puntata di Fiction-Magazine domenica 20 maggio alle 20.25. Nel magazine di attualità sul mondo della fiction condotto da Arianna Ciampoli parleremo con il regista Alberto Negrin e con la giovane interprete Marilù Pipitone di Paolo Borsellino I 57 giorni, il tv-movie che la Rai presenta in prima serata su Rai 1 il 22 maggio per ricordare Paolo Borsellino a vent’anni dall’attentato in Via D’Amelio. Protagonista del film per la tv l’attore Luca Zingaretti che vestirà appunto i panni del giudice Paolo Borsellino. Accanto a lui, oltre a Marilù Pipitone, che interpreta la giovane figlia, anche la bravissima Lorenza Indovina che veste invece i panni di sua moglie Agnese. Nella fiction vedremo anche Enrico Ianniello nelle vesti di Antonio Ingroia, magistrato del pool di Falcone e Borsellino. Il perché del titolo è purtroppo segnato nella storia: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino 23 maggio e 19 luglio 1992, 57 giorni che hanno separato la strage in cui perse la vita Giovanni Falcone da quella in cui morì Paolo Borsellino, a sottolineare quanto, dopo Capaci, il delitto Borsellino fosse annunciato. La fiction vuole così raccontare quei 57 giorni che vanno dalla strage di Capaci a quella di via D’Amelio attraverso gli occhi dell’uomo Paolo Borsellino, che vive una situazione così estrema di dolore e solitudine, un uomo addolorato e sfinito, che dice alla moglie: “Un amico mi ha tradito”. Quella di Borsellino è infatti una storia di tradimenti e di atroce solitudine: la cosa che emerge con più forza è come il giudice si preparasse alla morte, cercando pure di attardarsi da solo per dare la possibilità agli assassini di ucciderlo senza coinvolgere la scorta. Invece furono in cinque a cadere in via D’Amelio, dove una Fiat 126 imbottita di tritolo esplose nel momento in cui il giudice bussava al citofono della madre. A rendere il film unico nel suo genere anche le musiche del maestro Ennio Morricone. Concluderemo la puntata con la Videoteca dedicata a Il Tenente Sheridan, ossia il tenente Ezechiele "Ezzy" Sheridan, personaggio di finzione televisiva interpretato dall’attore Ubaldo Lay e ideato con successo intorno al 1960