Nell'opinione pubblica, credente e non credente, e nel mondo politico, in questi ultimi mesi, ci si interroga, anche con profonde divergenze e lacerazioni, sui temi dell'eutanasia e del testamento biologico: fino a che punto la legge può intervenire e decidere in merito alla sopravvivenza di una vita e sulla sofferenza umana, e in che modo la fede può soccorrerci nelle nostre decisioni? Ne parliamo, in questa puntata, con il chirurgo Ignazio Marino- da molti anni attento ai problemi relativi ai rapporti tra medicina e bioetica, presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, autore della proposta di legge sul testamento biologico e contro l'accanimento terapeutico- con il filosofo Sergio Givone e con il pastore della Chiesa battista Massimo Aprile, che è stato a lungo cappellano in un ospedale, accanto ai malati inguaribili. Libri: Ignazio Marino, Credere e curare, Einaudi, 2005 Olivier Clément, Memorie di speranza, Jaca Book O Signore dai a ciascuno una propria morte, una morte che scaturisca da una vita in cui ciascuno abbia avuto amore, senso e pena... Rainer Maria Rilke