Vivere in tre, 20 ore al giorno, in nove metri quadri di cella. Non più di tre per te. Costretto a stare in branda o fermo in piedi. In branda col naso incollato al soffitto se sei all’ultimo piano. E nei nove metri quadri c’è anche il gabinetto. Non è umano. E’ una vergogna. La Corte Europea ci condanna a risarcire sette detenuti e ci dà un anno di tempo per metterci in regola con la Convenzione dei Diritti dell’Uomo. L’Europa vuole anche questo.
Amareggiato il Ministro della Giustizia che fino all’ultimo, fino alla fine della legislatura, si è battuto per fare approvare le pene alternative e alleggerire la popolazione carceraria. Ricordiamo che i detenuti oggi superano di 20mila unità la capienza massima degli istituti italiani. "Mortificante conferma della nostra incapacità di garantire i diritti" chiosa il Capo dello Stato cui vanno riconosciuti ripetuti appelli in questi suoi sette anni.
Dodici mesi passano in fretta e quella delle carceri, e della giustizia, deve diventare, se già non lo è, una priorità per chiunque si accinga a governare.
Che cosa c’è nei programmi. E’ quello che cerchiamo questa mattina di scoprire insieme dai diretti interessati.
Nostri ospiti l’ex Ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma, PDL, l’ex Procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso, candidato PD alle prossime elezioni politiche, il candidato premier di Rivoluzione Civile Antonio Ingroia, Stefano Dambruoso, esperto di terrorismo internazionale e candidato per la Lista Monti, Rita Bernardini dei Radicali Italiani, partito da sempre in prima linea sui diritti dei carcerati e il giornalista Dino Martirano del Corriere della Sera.