Il controllo sociale è quel meccanismo che la collettività costruisce per indurre l’individuo a rispettare le regole condivise e l’insieme dei valori caratteristici di un gruppo. Il controllo è dunque un bene: genera coesione e sicurezza. Favorisce la libertà personale e la giustizia. Si avvale di strumenti tradizionali: leggi, servizi di vigilanza, sistemi educativi. Ma anche innovativi, grazie all’apporto delle moderne tecnologie: è il caso dei sistemi di video sorveglianza per la sicurezza urbana, la prevenzione di atti vandalici o di incidenti in luoghi particolarmente sensibili, le violazioni al codice della strada, il deposito dei rifiuti… E tanto altro. Naturalmente più si sviluppano le tecnologie, più migliorano i metodi di accertamento e verifica. E sempre più sofisticati - a volte invasivi - si fanno i metodi e i mezzi di controllo. Nel mondo attuale, allora, come fare perché la tecnologia sia sempre più un valido aiuto al nostro vivere civile, senza diventare essa stessa un ostacolo o un freno alla autonomia personale? E’ possibile immaginare reti intelligenti capaci di coniugare sicurezza sociale e tutela delle libertà individuali? Quanto può nuocere invece un atteggiamento censorio nei confronti delle reti e delle loro potenzialità? Ospiti:il Prof. Derrick de Kerckhove, Direttore del McLuhan Program in Culture & Technology all’Università di Toronto e professore presso il dipartimento di Sociologia dell’Università Federico II di Napoli e il dott. MAURO PAISSAN, componente Garante Privacy .