Uomini e Profeti

Letture 'Antigone' con Rinaldo Ottone. 4a e ultima puntata 'Creonte, l'altra tragedia'

  • Andato in onda:25/01/2006
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Letture 'Antigone' con Rinaldo Ottone. 4a e ultima puntata 'Creonte, l'altra tragedia'

Gabriella Caramore e il sacerdote Rinaldo Ottone concludono oggi il percorso di lettura dell'Antigone di Sofocle in una prospettiva cristiana. In questa quarta e ultima puntata l'attenzione è centrata sulla figura Creonte, re di Tebe, e sul dramma che scaturisce dalle sue scelte che coinvolgono tutta la sua famiglia e che si riversano inesorabilmente su tutta la comunità. La foto è tratta dall'Antigone di Sofocle, andata in scena nel 2005, per la regia di Irene Papas, nell'ambito della stagione organizzata dall'Istituto Nazionale del Dramma Antico nel teatro Greco di Siracusa. Libri: Sofocle, Edipo Re, Edipo a Colono, Antigone, a cura di Dario Del Corno, traduzione di Raffaele Cantarella, Oscar Mondadori Rinaldo Ottone, Il tragico come domanda. Una chiave di volta della cultura occidentale, Pontificio Seminario Lombardo, Milano L'indovino cieco Tiresia (a Creonte) E tu sappi bene che non compirai ancora molti celeri giri di sole senza ripagare tu stesso, in cambio di morti, un morto delle tue stesse viscere: in cambio di quelli di quassù che tu gettasti sottoterra, ponendo indegnamente nel sepolcro una persona viva; mentre tieni qui un cadavere privo degli dei inferi, senza funebri onori, nefando. Questo non è in potere tuo, né degli dei supremi, anzi essi soffrono questa violenza da te. Di tali atti a vendetta, se pur tarde sterminatrici , ti attendono in agguato le Erinni di Ade e degli dei, per prenderti in queste stesse sventure. E considera se parlo perché ho preso denaro: termine di non lungo tempo farà apparire gemiti di uomini e di donne nelle tue case. Dall'odio, ecco, sono sconvolte le città, dove membra dilaniate consacrarono o i cani o le fiere o qualche uccello alto, portando empio fetore fino ai focolari della città. Tali dardi, poiché tu offendi, come arcieri io scaglio con ira, fermamente, contro il tuo cuore: e non sfuggirai al loro bruciore...

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