Dopo aver visto la forte tensione politica, religiosa, sociale dell'epoca di Calvino, entriamo oggi nel vivo della sua teologia, che è sostanzialmente più biblica che filosofica, più volta a far conoscere Cristo che a celebrare la Chiesa. Nel cuore dell'umanesimo, si torna a mettere fortemente l'accento su Dio. Quali sono i contenuti dell'opera di Calvino L'Istituzione della religione cristiana? Quale visione ne esce dell'uomo e del suo rappporto con Dio? Una antropologia totalmente negativa quella di Calvino? Di grande modernità è anche l'accentuazione del tema del linguaggio. Libri: Giovanni Calvino, Istituzione della religione cristiana, UTET, 1983 Giorgio Tourn, Giovanni Calvino. Il riformatore di Ginevra, Claudiana, 2005 Quasi tutta la somma della nostra sapienza, che a ben considerare merita di venir reputata completa e vera sapienza, consiste in due parti: cioè che, conoscendo Dio, ciascuno di noi conosca anche se stesso. Nell'uomo si trova, infatti, un mondo di tale miseria, da quando siamo privati degli ornamenti celesti, e la nostra nudità mostra vergognosissimamante un cumulo così grande di obbrobrio che noi ne restiamo confusi. D'altra parte, è necessario che la coscienza della nostra sventura ci sproni, perchè possiamo avvicinarci almeno ad una qualche conoscenza di Dio. Difatti, il sentimento della nostra ignoranza, vanità, indigenza, infermità e ancor più perversità e corruzione, ci porta a riconoscere che solamente in Dio c'è luce di saggezza, incrollabile virtù, ricchezza di ogni bene, purezza di giustizia, così che noi, turbati dalle nostra miserie, ci volgiamo a considerare i beni di Dio e non possiamo aspirare a tendere veramente a lui se non dopo aver cominciato ad essere del tutto insoddisfatti di noi stessi. Giovanni Calvino