Crescita, equità, pensioni, riforma del mercato lavoro in accordo con le parti sociali, sono alcune delle parole chiave del discorso del Presidente del Consiglio Mario Monti che per la prima volta si è presentato al Senato chiedendo la fiducia sul programma di governo per far ripartire l’Italia. Una missione “difficile”, come la ha definita lo stesso Monti, con sacrifici necessari per non sprofondare in una condizione ben peggiore. Dal neo premier anche un appello all’unità, messaggio non pienamente colto da Silvio Berlusconi che fa sapere: “Questo governo durerà finchè lo vogliamo noi, il necessario e poi andremo al voto”. Dopo gli iniziali apprezzamenti bipartisan il governo Monti riuscirà a portare a termine il programma annunciato? I sacrifici, seppur equi, rischiano di scontentare eccessivamente gli italiani? Mentre il Professore parlava in aula, a Milano gli studenti sono tornati in piazza contro “Monti e le banche” e non è mancato qualche scontro. A Roma un corteo è arrivato fino a Palazza Madama. Il clima rischia di inasprirsi nuovamente? Ne parliamo con Stefano Menichini, Alessandro Sallusti, Paolo Ferrero, Nunzia De Girolamo, Roberta Pinotti e Sergio Divina