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Cederna, una vita per il paesaggio - Il viaggiatore del 15/06/2014
15 giugno 2014

“Venivo considerato una speranza dell’archeologia italiana” raccontava di sé Antonio Cederna (19921-1996). Ma l’indignazione verso lo scempio che veniva fatto dell’ “Italia nostra” fu più forte.  Nessuna storia del movimento ambientalista e di tutela in Italia può prescindere dalle sue battaglie. Fin dagli anni ’50 la sua attività di giornalista,  di uomo erudito  e di politico fu dedicata alle battaglie per la difesa del territorio. Molte sconfitte, ma anche importanti vittorie: prima fra tutte quella per l’istituzione e la salvaguardia del Parco dell’Appia antica.Un grande intellettuale, un italiano scomodo,  in anticipo sui tempi che con con i suoi articoli e le sue inchieste dalle colonne de “Il Mondo” di Antonio Pannunzio, e poi per 15 anni al  Corriere della sera, non si stancò mai di denunciare l’abusivismo edilizio e gli scempi ai danni delle bellezze paesaggiste, storiche e culturali del nostro Paese.

In studio con Rita Rocca,  due personaggi che da sempre si sono distinti per l’impegno nei confronti della salvaguardia e della tutela dell’ambiente e dei beni culturali: Fulco Pratesi, fondatore  e Presidente onorario di WWF Italia che di Cederna è stato amico e collaboratore e  Francesco Erbani , giornalista di Repubblica autore del volume “Antonio Cerderna. Un vita per la città, il paesaggio e la bellezza” (edizione Corte del Fondego). Ospite d’eccezione della puntata l’attore Giuseppe Cederna che racconterà aspetti inediti della vita e dell’impegno per l’ambiente del padre.  Rita Paris, archeologa, direttore Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma, ci condurrà alla scoperta dei tesori del Parco dell’Appia antica e dell’Archivio Antonio Cederna nel casale di Capo di Bove, luogo di grande rilevanza archeologica recentemente acquisito e restaurato dalla Soprintendenza.

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